Spazio in Memoria
Di fronte alle cornici dorate e agli stucchi impero che ornano le stanze dell’appartamento, i sette artisti si ritrovano a essere complici di una “deterritorializzazione” che confonde i limiti tra il familiare e l’estraneo, il consueto e l’inconsueto, l’abituale e l’insolito, nell’impresa di riportare a galla il mondo sommerso dai rigori e dalle impellenze dell’età adulta.
Comunicato stampa
“Spazio in Memoria” è la mostra collettiva di Armenia (1986), Holly Heuser, eh.at (1991), z.Wax (1988), p.a.g. (1985), The H Lazarus (1986) e Valeria Bartolini (1988), artisti cresciuti insieme nelle aule dell’Accademia di Bologna e che si rincontrano per condividere lo spazio domestico di Cervellati 2 e stabilire un dialogo con esso.
Di fronte alle cornici dorate e agli stucchi impero che ornano le stanze dell’appartamento, i sette artisti si ritrovano a essere complici di una “deterritorializzazione” che confonde i limiti tra il familiare e l’estraneo, il consueto e l’inconsueto, l’abituale e l’insolito, nell’impresa di riportare a galla il mondo sommerso dai rigori e dalle impellenze dell’età adulta. Spazio, quindi, a tutto quello che potrebbe riattivare il nostro battito vitale - che sia la preoccupazione di fronte a un aggressivo leone superflat o l’affettuosità di un puppet, oppure lo straniamento che ci coglie davanti a una parete che si è curvata fino a diventare onda anomala - sentimenti, tutti questi, che senz’altro riconosciamo come fittizi, ma che intanto riescono a toccare delle corde che non pizzicavamo da tempo immemore. Sarà per questo che trait d'union indubbio delle diverse ricerche è l’acqua, come liquido amniotico ma anche come sostanza viva, che cambia forma, che si muove.
I lavori, esclusivamente site specific, saranno accompagnati da una performance per tutta la durata della mostra.