Spazio K – Daniele Bordoni
Le Cosmogonie di Daniele Bordoni traducono un sentimento universale di trascendenza che corrisponde a uno schema umano dell’azione, che tende a temporalizzare ciò che sfugge al tempo per la necessità stessa dell’esistenza.
Comunicato stampa
Spazio K, edizione 2019
Il Tempo Dello Sguardo
A cura di Massimo Vitangeli
Palazzo Ducale, Grande Cucina, dal 21 marzo 2019 al 6 gennaio 2020
ARTISTA IN MOSTRA
Daniele Bordoni
Dal 25 luglio al 01 settembre 2019
25 luglio 2019 ore 18.00 – Inaugurazione della IV mostra della rassegna (Grande Cucina Palazzo Ducale) – Segue buffet
SPAZIO K nasce nel 2017 nella Grande Cucina dei Sotterranei del Palazzo Ducale di Urbino per volontà di Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche | Palazzo Ducale di Urbino, con l’intento di creare uno spazio permanente per l’arte contemporanea rivolto ai giovani artisti emergenti nati nelle Marche, o fortemente legati al territorio marchigiano, fuori dal circuito formativo.
In questa terza edizione dal titolo Il Tempo Dello Sguardo a cura di Massimo Vitangeli, saranno in mostra Paola Pasquaretta, Andrea Nacciarriti, Luisa Mé, Daniele Bordoni, Paola Tassetti, Filippo Berta, Patrizio Di Massimo. Il Tempo Dello Sguardo, tributo a Georges Didi-Huberman e al suo saggio Davanti all’immagine, è un’idea di rassegna che vede l’opera d’arte decentrata all’interno del paradigma dell’immagine, dove l’opera viene intesa come montaggio di tempi differenti che servono spesso a porre nuove questioni d’intellegibilità, in particolare quando riescono a comporre un ritmo particolare mostrando il battito vitale dell’opera. Un ritmo antropologico dell’arte che si confronta con il vedere contemporaneo rimettendo in gioco i regimi abituali della rappresentazione, aprendo lo sguardo verso un Sapere rivoluzionario fondativo del patrimonio artistico e culturale del Palazzo Ducale. Gli artisti invitati, in tale ottica, svilupperanno progetti incentrati ed evocativi dell’importante stratificazione culturale e artistica, rappresentata nella Galleria Nazionale delle Marche, dai magnifici maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello, Raffaello, o ne elaboreranno i concetti, le idee, le nozioni e le astrazioni edificando quella sensibilità profonda percettiva e cognitiva allo stesso tempo, che si muove perlopiù su terreni inediti e attraverso precise modalità di scrittura.
Artista in mostra Daniele Bordoni
Le Cosmogonie di Daniele Bordoni traducono un sentimento universale di trascendenza che corrisponde a uno schema umano dell’azione, che tende a temporalizzare ciò che sfugge al tempo per la necessità stessa dell’esistenza. Esse prendono le mosse dal caos dal quale scaturisce l’energia per un certo tipo di ordine, un principio organizzatore del gesto pittorico, dei segni, delle forme, delle immagini. Le sue architetture naturali vengono spesso influenzate dal cinema e dalla fotografia. Con il progetto INTERIUS (2019) Daniele Bordoni ci presenta il suo Tesseratto (ipercubo quadridimensionale) dove le molteplici dimensioni dispiegano quella possibilità in cui l’arte diviene ponte tra conoscenza ed esperienza sensibile, rinunciando alla forma assoluta con nuove coordinate per un senso cosmico della visione di mondi possibili e impossibili sull’esistenza umana. Bordoni sceglie l’esplorazione dell’ignoto ricorrendo a disgressioni filosofiche e paradossi ontologici per il suo utopico viaggio nel tetraspazio della sensibilità profonda.
Un corpo ampliato quello di Bordoni, con uno sguardo quantico sulla natura che attinge contemporaneamente allo sci-fi di una certa letteratura filmica, alla narrativa fantascientifica, alle ermeneutiche e speculazioni del pensiero filosofico, al pensiero scientifico e della bioscienza.