Spring and Soul
La mostra, voluta intensamente dalla giovane curatrice Raimonda Z. Bongiovanni, intende riunire alcuni dei talenti contemporanei della scena europea, valorizzando al tempo stesso l’arte pittorica di giovani artisti a fianco di altri già affermati a livello internazionale, con una particolare attenzione alla sperimentazione e alla ricerca sui materiali.
Comunicato stampa
Spring and Soul si inserisce nella ricca programmazione del 2012 dal taglio contemporaneo proposta da Bongiovanni Gallerie in collaborazione con la Direzione Bologna di Banca Popolare Emilia Romagna e la Divisione Private Banking e Wealth Management di BPER. La mostra, voluta intensamente dalla giovane curatrice Raimonda Z. Bongiovanni, intende riunire alcuni dei talenti contemporanei della scena europea, valorizzando al tempo stesso l'arte pittorica di giovani artisti a fianco di altri già affermati a livello internazionale, con una particolare attenzione alla sperimentazione e alla ricerca sui materiali.
Ad inaugurare la mostra un convegno/introduzione tenuto da Roberto Lucifero – Direttore del Centro Studi Cappella Orsini di Roma, Pasquale Faenza della Società di restauro Materia e Immagine e dalla curatrice dal tema, di grandissima attualità: “Kalos kai agatos- la bellezza e la durabilità dell’arte”.
Il percorso espositivo si apre con le torri luminose di Lele De Bonis accanto ad una grande scultura di Tarshito ed un’opera del maestro spagnolo Albert Cruells, che per l’occasione ha dedicato un intera parete di opere, site-specific. Seguono i grandi arazzi alla Pollock dell’exclusive contemporary collection a cura di Mordakhai e le foto inedite, The City all Around (TCAA) di Gilberto Mora, accanto alle visioni metropolitane di Davide Frisoni. Si alternano quindi la poetica elegante e la matericità di Vincenzo Baldini, fresco di biennale, con le sue opere che non sono create dalla materia ma da essa stessa scaturiscono con una propria eccezionale forza vibrante, le eleganti atmosfere delle cattedrali in nero e seppia di Marco Distefano, unite alle immagini di grandi automobili di Tommaso Di Falco. A questi si uniscono le visioni classiche rielaborate in chiave contemporanea ed in foglia d’oro di Antonio Marino con le figure femminili raffinate di Filippo Negroni in bianco, nero e rosso. Sospesi nell’aria della galleria di vetro i libri scultura di Paolo Hermanin. A questi si aggiungono i coloratissimi quadri scultura di Massimo Sansavini accanto alle visioni di luce del gruppo artistico Santissimi con le immagini delle ville eterne di Roberto Lucifero, già patrocinate dalla Presidenza della Repubblica. E come complemento della mostra cinque opere mai esposte del maestro del ‘900 Giovanni Pini, quasi fosse un padre putativo di tutti gli artisti che si sono susseguiti in galleria in quasi quarantacinque anni di attività.
All'esposizione si affianca un'open week, in programma a fine maggio all’Hotel Novecento in Piazza Galileo (a cura del Gruppo Art Hotels)