st art. L’arte per tutti – Ludmilla Radchenko

Informazioni Evento

Luogo
LIBRERIA MONDADORI MULTICENTER DUOMO
Piazza Duomo 1, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
30/05/2018

ore 18.30

Artisti
Ludmilla Radchenko
Curatori
Angelo Crespi
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, personale

È Ludmilla Radchenko la protagonista di “Scent of Pop”, mostra della nuova serie dedicata al pop di “st art. L’arte per tutti”, il progetto di Mondadori Store curato da Angelo Crespi con l’idea di rendere accessibile l’arte e i suoi protagonisti.

Comunicato stampa

È Ludmilla Radchenko la protagonista di "Scent of Pop", mostra della nuova serie dedicata al pop di "st art. L'arte per tutti", il progetto di Mondadori Store curato da Angelo Crespi con l'idea di rendere accessibile l'arte e i suoi protagonisti. Il pop nelle sue varie declinazioni è il perno attorno a cui ruota questa nuova serie e nella mostra "Scent of Pop" - che verrà inaugurata giovedì 31 maggio alle ore 18.30 nello spazio eventi Mondadori Megastore di Piazza Duomo a Milano - è la "metasensorialità" olfattiva il fil rouge. Le opere in mostra rivelano la sacralità del mondo pop, con pezzi iconici che divengono il mezzo per coinvolgere i sensi attraverso la più squisita "essenza" di tale realtà: "Scent of Pop".
Per Angelo Crespi, la domanda che accomuna e accompagna le opere in mostra è: "Il pop ha un profumo? Certo quello della contemporaneità stretta, perché tra tutte le declinazioni dell'arte visiva è quello che meglio definisce e si esalta dentro i meccanismi della comunicazione moderna, li genera, li cavalca, talvolta ne usura le icone e i marchi, rare volte riesce ad alimentarne in modo definitivo la riconoscibilità, la popolarità. Accade, per esempio, con Marilyn (Monroe): da principio è il grimaldello che usa Warhol per dare un facile notorietà alle sue serigrafie, ma oggi a cinquant'anni di distanza, dimenticato il cinema in bianco e nero, il mito della star di Hollywood arriva alle giovani generazioni filtrato, se non unicamente passando attraverso il lavoro dell'artista americano o degli epigoni che incessantemente, come i pittori ortodossi di icone, hanno ripetuto pregando la sacra icona.
Così Marylin ci giunge scarnificata nella sua essenza, ma sublimata metafisicamente, quasi fosse una madonna "acheropita", non dipinta da mano umana, semmai capace di impressionare da sola la tela per intervento divino. E dunque il pop ha un profumo sacro, non di incenso, di qualcosa di simile che si spande e fa salire al cielo, nell'iper uranio, ciò che resta dei corpi immolati alla divinità, spesso solo le etichette, i marchi, al massimo quando si è molto fortunati, i brand. Ecco il segreto del pop - continua il curatore "ciò che anche Ludmilla Radchenko svela nella sua immillata riproposizione di Marilyn, o quando, scorticando il 'label' gioca con il profumo, il Channel, che non è più l'olezzante essenza del più famoso marchio del lusso mondiale, bensì un 'canale', oppure italianizzando un 'cane'. E allo stesso modo, la zuppa Campbell di warholiana memoria, rivista all'ennesima potenza, bordeggiando ovviamente Piero Manzoni, diventa una 'bio bull shit' in edizione limited, che trascina con sé tutta la forza del concettuale e del dada sprofondandoli in una dimensione super pop e dunque, seppur parificante, agreable e non più urticante. Ecco la forza del pop by Ludmilla, a sua volta una creatura sublime dello stesso pop di cui è interprete, traghettata dalla gelida Siberia fin dentro i gangli televisivi del mid cult, e poi diventata artista per antica vocazione che dipinge ciò che la comunicazione di massa vorrebbe vendere o televendere, per esempio la madonna, in verità una venere botticelliana che indossa scarpe da ginnastica ed esclama implorante 'God save my shoes'".

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Ludmilla Radchenko nasce l'11 novembre 1978 a Omsk in Siberia, dove si diploma in Fashion Design nel 1999. Nello stesso anno approda in Italia, dove lavora come modella, show-girl e attrice fino al 2008. Nel 2009, dopo un corso alla New York Film Academy negli USA, Ludmilla decide di dedicarsi totalmente alla sua più grande passione: la pittura. L'arte urlata di Ludmilla si nutre di vita reale, composizioni ricche di messaggi visivi, collage di vita quotidiana con pennellate d'ironia. Nel dicembre 2010 esce nelle librerie il suo primo catalogo "POWER POP" edito da Skira. Su commissione realizza opere per personaggi come il campione di moto GP Jorge Lorenzo, il campione di F1 Sebastian Vettel, il cantante Jamiroquai. La creatività di Ludmilla non si limita alla tela, ma varca ambiti come moda e design, con personalizzazione degli spazi e degli arredi, da qui nascono collaborazioni con diversi brand e una linea di foulard con stampe delle sue stesse opere su materiali pregiati. Questo progetto "FullART" Made in Italy, riscuote successo a livello mondiale.