Star Rose
CRAG Gallery è lieta di inaugurare la mostra collettiva “STAR/ROSE” nello spazio di Casa Toesca a Rivarolo Canavese.
Comunicato stampa
Maggio è dedicato alle rose. Le giornate si allungano, il clima è più caldo, è il momento della rifioritura, per noi che torniamo a passeggiare nei parchi, per l’arte che riaccoglie la spinta ottimistica della “bella stagione” e per le rose che raggiungono il loro massimo splendore in questo periodo dell’anno.
Gli artisti Luca Coser, Luca Freschi, Lorenzo Gnata, Jiri Hauschka, Chen Li, Elisabetta Mariuzzo, Enrico Smerilli, Giacomo Modolo, Oscar Contreras Rojas, Roger Coll e Giuliano Sale dialogano attraverso la loro poetica sui simbolismi, allegorie, miti e significati che ruotano attorno alla rosa, nella storia dell’arte ma non solo. Sono artisti con origini diverse che hanno declinato questo tema con la sensibilità e background personale di ognuno di essi – quest’ultima è una tematica molto a cuore per CRAG Gallery, che da anni si impegna a instaurare dialoghi tra diversi paesi, dando opportunità ad artisti emergenti e più affermati di confrontarsi.
La rosa, nella sua storia secolare e nell’arte, ha sempre avuto una simbologia complessa poiché racchiude in sé semantiche totalmente contrastanti. È simbolo di amore, perfezione, purezza, passione, vita e morte e assume significati differenti a seconda del contesto, del colore e delle spine.
La rosa rossa la vediamo nascere dal sangue e dalle lacrime dell’inconsolabile Afrodite di fronte alla morte dell’amato Adone. Mito in cui la rosa assume il significato dell’amore passionale, sofferto, tanto potente da vincere la morte. La troviamo in molte fiabe come simbolo della stessa vita umana, quella terrena che dallo splendore arriva al decadimento, e quella successiva in cui è portatrice di nuova vita e resurrezione come nuova opportunità per amare. Nella fiaba de La Bella e La Bestia – che non a caso nasce dal racconto di Amore e Psiche – la rosa sembra svolgere il ruolo di un orologio vitale che sta per scadere e che, di nuovo, può sfidare la morte e la maledizione solo con la forza del vero amore.
Da sempre accompagna il gesto d’amore del dono: si porge una rosa per donare il proprio amore. Tuttavia, in passato, è stata anche simbolo di segretezza, quando, sotto forma di sigillo, veniva inserita in dettagli di chiese, confessionali, congregazioni; la locuzione latina sub–rosa significava appunto una confidenza fatta in assoluta segretezza. Nella tradizione e nelle icone cristiane è spesso allegoria di paradiso, purezza, di un grembo fertile ma puro, della stessa Vergine Maria, ma al tempo stesso la ritroviamo come corona dei martiri, portatrice di dolore e simbolo dei sacrifici fatti in nome della fede. Per i marinai, invece, è la guida verso nuove mete, l’avventura, la scoperta – che a sua volta è il movimento verso la conoscenza, il viaggio di Colombo, l’età moderna – ma anche la bussola che li riaccompagna verso il porto sicuro di casa. La ritroviamo, dunque, in tutta la storia dell’arte, la letteratura, la poesia, in questo eterno discorso emozionale che lega arte e vita, arte e amore, il godimento emotivo dell’atto artistico che fa bene, a volta male, al cuore. Continua ad essere portatrice di questi valori anche nell’arte contemporanea.
Pensiamo alla famosa performance di Gina Pane in cui, usando il suo corpo come catalizzatore delle esperienze della vita, assegna alla rosa il compito di infliggere dolore al corpo di donna costretta nel suo stereotipato ruolo di moglie, mamma, casalinga, quindi rimettendo in scena una sorta di martirio personale e al tempo stesso condiviso, o pensiamo alla forza dirompente del fiore usato come arma per distruggere i vetri delle macchine, e simbolicamente come arma femminista, in Ever is over all dell’artista Pipilotti Rist.
E’ infine, con un semplice pensiero tratto da Il Piccolo Principe sull’importanza di questo fiore “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” – di Antoine de Saint-Exupéry, che lasciamo alle opere in mostra il compito di toccare le corde sensibili.
La mostra è realizzata con la partnership di “Palazzo Rosa – Le stanze della Cosmetica”.
Orari di mostra:
sabato e domenica tutto il giorno su appuntamento
CRAG GALLERY
CHIONO REISOVA ART GALLERY (CRAG) promuove artisti emergenti e di metà carriera, in particolare pittori e scultori, sia italiani che stranieri, con attenzione alla ricerca figurativa. La Galleria ha sede nel centro di Torino dal 2016 ed è guidata da Elisabetta Chiono e Karin Reisovà. Elisabetta, avvocato specializzato in diritto dell'arte, ha deciso insieme a Karin di aprire la galleria per condividere il suo personale approccio e passione per l'arte e il collezionismo, in particolare per scoprire giovani artisti. Collabora come contributor con la rivista Exibart ed è Presidente di TAG-Torino Art Galleries, associazione delle gallerie di arte contemporanea di Torino. Karin, architetto, condivide la direzione artistica e l'evoluzione della galleria, con particolare esperienza nel campo della progettazione culturale.Il focus della galleria è lo scouting di giovani artisti e il sostegno degli artisti di metà carriera.Nella nostra visione la galleria è anche uno spazio per progetti sperimentali e curatoriali. Siamo assolutamente convinti dell'importanza di scelte altamente personali per gestire una galleria, al di là delle mode, concentrandosi sulla qualità della ricerca artistica, consentendo agli artisti di sviluppare riconoscimento e crescita.