Stato d’imprevisto

Informazioni Evento

Luogo
SCOLETTA DELLA BRAGORA
Campo Bandiera e Moro, Castello 3011 B, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

30.08 - 13.09.2024 / tutti i giorni H11 - 19

Vernissage
29/08/2024

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Nel mese di agosto gli artisti si alternano nell’allestimento andando a comporre progressivamente l’esposizione.

Comunicato stampa

Giovedì 29 agosto 2024 inaugura alle ore 18:00 la mostra STATO D’IMPREVISTO con le opere di Valerio D’Angelo, Antonio Della Guardia, Daniele Di Girolamo, Greta Maria Gerosa, Mozzarella Light e Wang Yuxiang nei tre piani della Scoletta di San Giovanni Battista in Bragora nel Campo Bandiera e Moro a Venezia.

 

Durante l’inaugurazione si terrà la performance Lime di Di Girolamo alle ore 19:30.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00 fino al 13 settembre 2024.

Nel mese di agosto gli artisti si alternano nell'allestimento andando a comporre progressivamente l’esposizione. Chiunque passa per il Campo e trova la porta aperta è invitato a entrare nel Palazzo per assistere alla fase di work in progress, interamente aperta al pubblico.

Il progetto è ideato e realizzato da Flaminia Ciuferri e Niccolò Giacomazzi, in collaborazione con Culturit Venezia, VBRA venezia e Fondazione Pepe.

 

In STATO D’IMPREVISTO sono esposte le opere di sei artisti under 35 che, partendo da più regioni italiane, stanno emergendo nel panorama nazionale e internazionale. Le loro ricerche sono connesse da una prima fase di analisi della realtà e attenta individuazione dei pilastri che la costituiscono. È da questo punto di partenza comune che ognuno di loro declina gli sconfinamenti che sovvertono l’incedere predeterminato di tematiche come esistenza, vissuto, relazione, gesto e identità. Per questa ragione, la mostra indaga il concetto d’imprevisto con l’intento di offrire uno sguardo su atteggiamenti artistici di reazione rispetto alla rottura di ordini prestabiliti, lasciando spazio a tutte le possibilità inattese che ne derivano. La chiave di lettura delle opere è legata all’immaginare inediti percorsi di conoscenza articolati all’interno di dinamiche relazionali e di costruzione dell’identità.

La mostra si apre con le installazioni di Antonio Della Guardia e Greta Maria Gerosa in cui l’immaginazione è in grado sia di sovvertire i simboli di potere che innescare una deviazione di significato, attuando un ribaltamento di ciò che di consuetudine ci si aspetterebbe dal mondo reale. Al primo piano del Palazzo, l’imprevedibilità dell’incontro e dell’entrare in contatto con l’inesplorato caratterizzano le opere di Daniele Di Girolamo e Wang Yuxiang. Concludono al secondo e terzo livello le installazioni di Valerio D’Angelo e Mozzarella Light che, analizzando la storia e la struttura del luogo che li ospita, lavorano sul ripensamento dell’identità e sul rendere manifesta un’imprevedibilità latente e potenziale di un elemento reale.

Gli organizzatori Flaminia Ciuferri e Niccolò Giacomazzi, co-fondatori di FUGU PROJECT, hanno invitato gli artisti sopra menzionati a ragionare sull’imprevisto e ad esplorarne le varie declinazioni, poiché oggi più che mai è necessario accogliere l'inaspettato come strumento per riflettere criticamente sul nostro tempo.

All’opening verrà realizzata la performance Lime di Di Girolamo che consiste in un viaggio sonoro ininterrotto tra musica ambient e sperimentale. I campionamenti, modificati e raccolti durante i viaggi dell’artista, includono registrazioni sul campo di alcune proteste, collaborazioni con artisti durante una residenza a Parigi, suoni dell'energia idroelettrica canadese e molti altri. Durante il periodo di esposizione, VBRA venezia organizzerà un evento musicale abbracciando il concept stesso della mostra. A conclusione verrà presentato il catalogo disegnato da DITO Studio con approfondimenti sul tema a partire dalle opere presentate e dall’esperienza vissuta nell’isola di Venezia.

 

PROGETTO  DI                                                  IN  COLLABORAZIONE  CON

 

BIO ARTISTI

Valerio D’Angelo (Roma, 1993) si è formato nel campo del restauro, specializzandosi in tecniche decorative barocche come la doratura in foglia d’oro e la laccatura, presso il laboratorio Nazzareno Fontana Restauri di Roma. Inizia la sua pratica artistica nel 2021, esprimendosi principalmente attraverso la scultura, l’installazione site-specific e la sperimentazione materica. Elemento fondamentale della sua ultima ricerca diventa la luce, le proiezioni che ne derivano e il suo aggettivo materico. L’artista si concentra in particolare sulla dimensione dello spazio, inteso sia in forma architettonica che scientifica. Il lessico delle installazioni si allinea all’immaginario fantascientifico, ispirandosi alla narrativa distopica post-apocalittica, dove la percezione di ogni cosa è capovolta e la linearità della nostra esistenza è spezzata.

La ricerca di Antonio Della Guardia (Salerno,1990) si focalizza da anni sui condizionamenti imposti dal lavoro contemporaneo sul corpo, sui processi cognitivi e sulle sfere più intime della vita privata. Una ricerca mirata a rilevare i segni ed elaborare allo stesso tempo forme e processi immaginativi di contrasto. Il suo lavoro è stato presentato in diverse istituzioni sia italiane che estere, tra cui: MEC (Córdoba Argentina), MAXXI (Roma), MUNTREF (Buenos Aires), Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma), MACRO (Roma), Triennale (Milano), Centrul De Interés (Cluj-Napoca), Fondazione Pastificio Cerere (Roma), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Fondazione Izolyatsia (Kiev), Fondazione Morra Greco (Napoli), Fondazione Antonio Ratti (Como), La Caja (Caracas), Ambasciata d'Italia (Berna), Istituto Italiano di Cultura (Cracovia e Varsavia).

Greta Maria Gerosa (Lecco, 1997) vive e lavora a Venezia, dove è parte dell'artist-run space zolforosso. Nel 2022 si è laureata in Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA di Milano, dopo aver conseguito il Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È stata finalista della Collettiva Giovani Artisti in Fondazione Bevilacqua La Masa (2020 e 2023) e ha presentato la mostra personale Estetiche del Controllo presso Terzospazio (2023). Ha presentato il video IS IT A BIRD, WATCHING? nella mostra Ballad of species a The Others Fair (2023) e presso PACTA dei Teatri Salone, Abbiategrasso, in occasione della rassegna Abbiatissima a cura di Alessia Baranello con Massimo Bartolini, Riccardo Benassi e Luca Trevisani (2022). È residente a Dolomiti Contemporanee e partecipa a TROMAMOTEL, Openstudio di Progettoborca, a cura di Gianluca D’Incà Levis (2023).

Mozzarella Light è il duo artistico composto da Giulia Ciappi (Poggibonsi, 1997) e Marco Frassinelli (Roma, 1992). Si formano nelle Accademie di Belle Arti di Firenze e di Roma, dove conseguono il diploma di Scultura, e presso la Universidad del País Vasco di Bilbao in Spagna, facendo workshop e residenze negli USA, in Grecia ed in Israele. Il nome scelto per designare il sodalizio artistico punta sullo spaesamento e su un’apparente anti-artisticità. La luce è l’elemento essenziale del loro linguaggio espressivo. Tra le esposizioni più recenti si menzionano: Onironautico, Contemporary Cluster, Roma (2024); Puramente immaginabile, Supernova, Roma (2023); Cassandra, Spazio Volta, Bergamo (2023); SUB, progetto squatting, Ciao, Roma (2023); Margine dentato, Spazio Artiglieria, Firenze (2022); Domovoi, Casa Vuota, Roma (2022).

La ricerca di Wang Yuxiang (Anhui CN, 1997) si concentra sulla fusione della cultura mediterranea con quella orientale d'origine: tempo, storia, memoria sono i leitmotiv concettuali che guidano il suo lavoro. L'artista prende le distanze dal luogo in cui interviene per analizzarne le particolarità, restituendole attraverso un'architettura visiva site-specific. Influenzato dal decostruzionismo, avvia una ricerca e uno studio preliminare sul contesto per intervenire su di esso in un secondo momento. La sua formazione, iniziata nella sua città natale e implementata durante i suoi soggiorni e lunghi viaggi, gli permette di coniugare la sua ricerca con una considerazione della diversità culturale e del centrismo occidentale nel contesto della globalizzazione. Nel 2023 ha vinto il Premio Insulare in occasione di The Others Fair e il premio miglior artista emergente in occasione della fiera Arte in Nuvola di Roma.