Stefan Alber – From A to B
Nella sua prima esposizione alla galleria franzpaludetto, Stefan Alber affronta il tema del cambiamento in relazione ai concetti di spazio, tempo e percezione e il processo di trasformazione, materiale o mentale, come connetore che determina il passaggio da uno stato A ad uno B, C, D… o viceversa.
Comunicato stampa
Nella sua prima esposizione alla galleria franzpaludetto, Stefan Alber affronta il tema del cambiamento in relazione ai concetti di spazio, tempo e percezione e il processo di trasformazione, materiale o mentale, come connetore che determina il passaggio da uno stato A ad uno B, C, D… o viceversa.
Go Around è l’opera centrale dell´esposizione: un tavolo coperto da una cupola di vetro che protegge le lancette di un orologio integrato nel tavolo stesso. Nessun numero o riferimento a indicare un orario: le lancette alludono allo scorrere del tempo e rendono lo spettatore consapevole della funzione dell´orologio come bussola spazio-temporale e soprattutto del valore dell´osservazione. Si instaura un rapporto personale, dinamico, diretto fra l´opera e l´osservatore, che, attraverso il proprio orologio, fissa il punto di vista, le coordinate per l’orientamento.
Le fotografie della serie Fotofaltungen presentano una moltitudine di piegamenti e uno stretto, strettissimo legame con l´immagine rappresentata. Alber ha piegato un foglio di carta fotografica fino a formare un oggetto, poi fotografato ad esposizione lunga ed in seguito dispiegato. Il negativo è stato sviluppato proprio su quella carta fotografica appena spiegata. Ogni opera - interamente creata in camera oscura, senza vedere la luce del giorno fino al completamento – è dunque unica e irripetibile.
Stefan Alber sperimenta l’identificazione totale del soggetto della fotografia con la fotografia stessa, integrando nell’opera i segni del processo manuale di produzione e rimarcando - addirittura superando - nell´era della fotografia digitale, l´unicitá della fotografia analogica.
STEFAN ALBER, nato a Brunico (Bolzano) nel 1981, ha frequentato l’Accademia Internazionale di Belle Arti di Salisburgo, l’Università di Belle Arti di Amburgo e l’Accademia Cinese d’Arte di Hangzhou. Vive a lavora a Belino. Ha esposto in mostre personali presso gallerie tedesche e in collettive in spazi pubblici e privati internazionali.