Stefania Fabrizi – Disegno in cabina
SBA Sporting Beach ARTE presenta “Disegno in cabina” di Stefania Fabrizi a cura di Paola Pallotta.
Comunicato stampa
SBA Sporting Beach ARTE è un nuovo contenitore di eventi d’arte, la cui unicità è nella sua ubicazione, Ostia, quartiere sul mare della capitale che da tempo non presta attenzione a cultura, arte e bellezza. Innovativo, poi, è trovare un luogo dell’arte all’interno di uno stabilimento balneare storico, fondato alla fine degli anni Cinquanta: lo Sporting Beach non è isolato dal proprio contesto territoriale, ne vuole anzi essere parte, impegnandosi nell’integrazione tra l’attività imprenditoriale privata e la funzione di catalizzatore culturale aperta al pubblico. SBA Sporting Beach ARTE trova ospitalità nei locali della boutique estiva, allestita dalla designer Alessandra F. Borzacchini come la casa delle vacanze al mare, uno spazio che intende esporre l’arte homelike. Importante, in questo progetto, l’apporto di Paola Pallotta, storico dell'arte, cui è affidata la direzione artistica e la curatela delle mostre.
Esposte questa volta le opere di Stefania Fabrizi, artista romana da anni attiva nella scena dell’arte contemporanea della capitale con mostre personali, collettive e lavori site-specific all’aperto o in dimensioni espositive insolite, primo fra tutti I Guerrieri della luce, il mural realizzato al Maam - Museo dell’Altro e dell’Altrove di Tor Sapienza. Artista dotata di capacità visionaria e di sicuro talento nel disegno, Stefania Fabrizi ci ha abituati ad opere di grandi dimensioni, in cui le figure occupano quasi interamente lo spazio. In questa mostra, invece, l’artista presenta un lavoro inedito, un privilegio per SBA e i suoi visitatori. Quattro serie di carte e di tele di piccole dimensioni compongono un corpus dedicato a Ostia: la luce, il mare, la spiaggia dalla sabbia scura. Vita quotidiana ostiense ritratta nella flagranza delle giornate estive trascorse in riva al mare riportata in forma di appunti visivi. Pastelli monocromi, acquerelli colorati, bianchi di zinco e terre, compongono lo storyboard in sequenze di un racconto per immagini di un film lungo tutta una vita, ma riportato per istanti brevissimi. La ripresa di giorno en plein air delle singole scene e dei personaggi anonimi avviene attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, che l’artista “sviluppa” poi di notte, nell’intimità silenziosa del lavoro in studio. In queste opere in cui la tradizione dell’arte italiana e del disegno viene ripresa e mantenuta con rispetto e cura, c’è anche tutto l’amore di Stefania Fabrizi per Ostia e il suo territorio che nel corso del Novecento ha avuto estimatori dallo sguardo altissimo e poetico. A cominciare dagli architetti Libera, Moretti e Nervi, passando per Fellini e Pasolini, fino a De Chirico, poeta della metafisica che abitò a lungo in una palazzina sul lungomare.
Apre la mostra un vero e proprio disegno in cabina, autoritratto dell’artista su un grande foglio di carta da spolvero, memoria di una delle pratiche più tradizionali dell’arte italiana fin da Rinascimento, mezzo in cui gli artisti fanno prove e bozzetti di opere da realizzare. Il viaggio a Ostia diventa così l’occasione per riflettere sull’intera tradizione culturale italiana e sulla forza espressiva dell’immagine e del disegno, recuperando, oggi, l’idea di pittura e di figuratività.
Stefania Fabrizi vive e lavora a Roma. Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui Arte Italiana per il XXI secolo, Ministero degli Affari Esteri, Roma; Cantiere in Corso, ARATRO, Università del Molise, Campobasso; 15a Quadriennale d'arte di Roma, Roma; Arte Italiana, Palazzo Reale, Milano; Artisti italiani e cinesi a confronto, Padiglione Italia, Shanghai Expo; workshop presso l’Istituto di Cultura Italiano a Tripoli; Bienal Fin del Mundo, Buenos Aires. Ha esposto anche presso Zisa, Palermo; Palazzo delle Esposizioni, Ex Mattatoio, Museo Bilotti, Museo del Corso, Roma; Museo d’Arte Pini, Cartiere Vannucci, Milano; Trevi Flash Art Museum, Trevi; Tokyo Museum, Tokyo; Parlamento Europeo, Bruxelles; M. Khalil Museum, Cairo; V.M. Hall, Calcutta. Ha realizzato murales a Roma, L’Aquila, Cosenza e in Molise.