Stefania Pennacchio – Momoyama
Federica Morandi art projects è lieta di presentare Momoyama, la nuova mostra personale di Stefania Pennacchio.
Comunicato stampa
Federica Morandi art projects è lieta di presentare Momoyama, la nuova mostra personale di Stefania Pennacchio che inaugura lunedì 7 aprile 2014 presso Palazzo Segreti di Milano. La mostra propone l’ultima produzione di sculture dell’artista e s’inserisce nella settimana del Salone del Mobile di Milano con l’occasione di presentare una nuova serie di tazze in raku dedicate alla cerimonia del tè.
Stefania Pennacchio incontra il Giappone attraverso la tecnica raku: scopre il piacere della poesia e il dialogo con la terra e il fuoco, cattura il segreto delle cromie e svela i misteri delle antiche cerimonie del tè. Ecco il contatto con il periodo Momoyama (1568 – 1615), che segna il primo incontro della civiltà giapponese con quella occidentale. Per i ceramisti giapponesi la popolarità della cerimonia del tè creò un grande mercato: l’originalità nell’esecuzione dell’arte ceramica venne influenzata fin dal principio dalla concezione Zen, che insegna la partecipazione attiva alla vita di ogni giorno, mantenendo un’intensa ritualità, seppur fatta di pratiche quotidiane.
Stefania Pennacchio ripropone questi affascinanti riti attraverso la produzione di ciotole raku dalle forme irregolari, semplici e molto raffinate, ricche di forza e di personalità, capaci di far rivivere l’essenza della cerimonia del tè. Le tazze in raku riflettono la natura della bellezza, allo scopo di raggiungere l’armonia e la tranquillità spirituale come insegna la concezione Zen. I maestri del tè chiedevano infatti con la cerimonia di propiziare armonia, purezza e calma, senso di rispetto.
Questi elementi sono fondamentali nella serie di ceramiche in esposizione: Stefania Pennacchio è la creatrice di un nuovo tipo di cerimonia del tè, che mescola la tradizione del periodo Momyama alla cultura mediterranea, più vigorosa, forte e grintosa. La nuova produzione di ceramiche combina la raffinata semplicità del passato con il desiderio di rinnovamento del presente, la tradizione orientale, con la cultura mediterranea.
Come citato da Philippe Daverio in un testo dedicato a Stefania Pennacchio:
“L’incontro con il Giappone, circa un secolo e mezzo fa fece saltare alla radice il nostro modo di pensare. Da allora abbiamo scoperto la poesia dell’indeterminato, il piacere del dialogo con forme che in parte avevamo voluto e che si erano però formate seguendo una loro indipendenza. In quest’indipendenza stimolata e desiderata abbiamo riscoperto la bellezza d’un caos voluto e non subito. Siamo diventati tutti un poco giapponesi.
E oggi Stefania Pennacchio si può vantare d’essere la più calabrese dei giapponesi.”
NOTE SULL’ARTISTA
Stefania Pennacchio nasce il 25 settembre 1969 a Varese. Fin da bambina si dedica alla poesia e alla scultura trovando in essa il modo di esprimere il proprio mondo interiore. Compie i suoi studi presso l’Istituto d’Arte sezione Ceramica e all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, sezione “scultura”. Grazie ai forni a gas che si è costruita, intraprende un percorso durante il quale si confronta e approfondisce molte tecniche. Tra le mostre personali ricordiamo nel 2008 “Divinità imperfette”, Spazio Gucciardini, Milano, a cura di P. Daverio e J. Blanchaert; nel 2009 “Cosciente Soglia Incosciente”, presso la Galleria Dugnani di Milano, a cura di Veve Bossi; nel 2010 “Divinità Imperfette-Astraia”, al Teatro Francesco Ciliea di Reggio Calabria, a cura di Lucio Barbera, nel 2013 “Nereidi” durante il Mese della Cultura e Lingua Italiana del principato di Monaco, un progetto di Federica Morandi art projects; nel 2014 “TerraOmnia – Nereidi”, presso lo Spazio Calabria di Milano, a cura di Philippe Daverio. Tra le esposizioni collettive citiamo nel 2006 il “57° Premio Michetti” a cura di P. Daverio; nel 2009 “Stato d’Arte” presso la Galleria Valeria Vitali di Varese; nel 2010 “Il Passato rinnovato” per il Fuori Salone di Milano a cura di Jacqueline Ceresoli. L’artista vive e lavora a Milano.