Stefania Pennacchio – Soma Somatos
Protagonista della quarta tappa del progetto “Art + Interiors” è Stefania Pennacchio, pittrice, scultrice e ceramista, che ci introduce al corpo femminile, da cui il titolo della mostra “Soma, Somatos – Il corpo del corpo”, inteso come contenitore e contenuto, metafora della donna come culla della vita.
Comunicato stampa
Art + Interiors
Dialoghi tra Arte Contemporanea e Interior Design #4
“Soma, Somatos – Il corpo del corpo” di Stefania Pennacchio
Il 6 febbraio 2013 alle ore 18.30 presso lo showroom garavagliarredamenti si inaugura la quarta tappa del progetto “Art + Interiors – Dialoghi tra Arte Contemporanea e Interior Design”.
L’iniziativa, promossa da garavagliarredamenti con la consulenza artistica di Federica Morandi art projects, si articola in quattro appuntamenti annui e prevede la collaborazione di gallerie prestigiose d’arte contemporanea e di alcuni artisti invitati a elaborare le proprie opere d’arte negli spazi dello showroom.
Stefania Pennacchio, pittrice, scultrice e ceramista, ci introduce al corpo femminile, da cui il titolo della mostra “Soma, Somatos – Il corpo del corpo”, inteso come contenitore e contenuto, metafora della donna come culla e prosecutrice della vita. Le sculture in esposizione sono eseguite con la tecnica raku, procedimento che si insedia in Giappone nella metà del XV secolo e di cui l’artista si impossessa con personalità e carattere: ne risultano lavori potentemente evocativi, con rimandi antichi e contemporanei allo stesso tempo. In modo parallelo il percorso espositivo si articola di elementi pittorici, attraverso alcune tele polimateriche infiammate con un cannello normalmente utilizzato per gli asfalti; anch’esse raccontano il fuoco e la terra, fonte perenne d’ispirazione per l’artista.
Le opere di Stefania Pennacchio ci trasportano in un tempo indefinito: un tempo lontano, a metà strada tra l’età del bronzo e le civiltà pre-elleniche, ma anche contemporaneo, grazie alla potenza dell’espressione e all’uso del colore. Le sculture in mostra sprigionano matericità e concretezza, ma anche concettualità e astrazione, sprigionando energia e calore. Le opere diventano oggetti d’uso quotidiano, si trasformano sotto le mani sapienti dell’artista in lampade che racchiudono i segreti della terra e delle acque degli abissi. Stefania Pennacchio ci racconta di sé attraverso le sue sculture: brucia nelle vene il sangue calabrese, mescolato dalle influenze della cultura giapponese nella tecnica della cottura della materia, che da vita ad una mescolanza di citazioni e simbolismi. La materia cresce come il sorgere della vita e pervade l’ambiente con la sua forza e il suo calore.
L’artista stessa ci svela la sua poetica in questi termini: “Esistono confini materiali che si estendono fino ai bordi invisibili della percezione sensoriale. Il contenitore corpo è la lettura stessa del concreto e dell’invisibile, è il mezzo attraverso il quale siamo e rendiamo esistente l'irreale. Pieghe di carne e d’anima: materia nelle declinazioni sottili e impercettibili della soglia tra il cosciente e l’incosciente. Il racconto estetico, dipanato attraverso queste opere, intende sondare con la leggerezza donata dal colore e la forza determinante della materia questo confine impalpabile.”
“Soma, Somatos” è il racconto tormentato e inquieto dell’animo umano, è la natura che diventa materia e il fuoco che prende forma in scultura.
Art + Interiors - Dialoghi tra Arte Contemporanea e Interior Design #4
“Soma, Somatos – Il corpo del corpo” di Stefania Pennacchio
7 febbraio 2013 – 6 marzo 2013
Opening 6 febbraio 2013, 18.30 – 21.30
garavagliarredamenti
Viale Monte Santo 8 - I-20124 Milano
t. +39 02 2901 3279
NOTE SULL’ARTISTA
Stefania Pennacchio nasce il 25 settembre 1969 a Varese. Fin da bambina si dedica alla poesia e alla scultura trovando in essa il modo di esprimere il proprio mondo interiore. Compie i suoi studi presso l’Istituto d’Arte sezione Ceramica e all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, sezione “scultura”. Grazie ai forni a gas che si è costruita, intraprende un percorso durante il quale si confronta e approfondisce molte tecniche. Tra le mostre personali ricordiamo nel 2008 “Divinità imperfette”, Spazio Gucciardini, Milano, a cura di P. Daverio e J. Blanchaert; nel 2009 “Cosciente Soglia Incosciente”, presso la Galleria Dugnani di Milano, a cura di Veve Bossi; nel 2010 “Divinità Imperfette-Astraia”, al Teatro Francesco Ciliea di reggio Calabria, a cura di Lucio Barbera. Tra le esposizioni collettive citiamo nel 2006 il “57° Premio Michetti” a cura di P. Daverio; nel 2009 “Stato d’Arte” presso la Galleria Valeria Vitali di Varese; nel 2010 “Il Passato rinnovato” per il Fuori Salone di Milano a cura di Jacqueline Ceresoli. L’artista vive e lavora a Milano.