Stefano Arienti – Autodidattica
In occasione dell’Open Day 2015 inaugura la mostra Autodidattica di Stefano Arienti, curata da Lucilla Meloni. In questa occasione sarà esposta l’opera prodotta nel corso del workshop con gli studenti e donata dall’ all’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Comunicato stampa
In occasione dell’Open Day 2015 inaugura la mostra Autodidattica di Stefano Arienti, curata da Lucilla Meloni. In questa occasione sarà esposta l’opera prodotta nel corso del workshop con gli studenti e donata dall’ all’Accademia di Belle Arti di Carrara.
L’intervento di Stefano Arienti si articola nei diversi luoghi dell’Accademia adibiti alla didattica attraverso una serie di immagini proiettate nelle aule.
Concepito come opera partecipata, il progetto prevede inoltre la realizzazione di cento Turbine (opere in carta) eseguite dall’artista con gli studenti dell’Accademia, che saranno posizionate in Aula Magna.
Il Libro delle firme sarà un’altra opera aperta all’intervento altrui: il libro, sulle cui pagine l’artista ha disegnato immagini tratte dalle riproduzioni fotografiche del Palazzo Cybo Malaspina, ospiterà firme e disegni dei visitatori.
Stefano Arienti è nato ad Asola, in provincia di Mantova, nel 1961. Laureato in agraria, si avvicina all'arte sotto la guida di Corrado Levi ed esordisce a metà degli anni Ottanta alla Brown Boveri (una ex-fabbrica utilizzata come luogo d'incontro e sperimentazione da molti giovani artisti) a Milano, dove oggi vive e lavora.
Rielaborando materiali "poveri" e d'uso comune - tra i quali figurano di frequente la carta, i libri e le immagini tratte da cartoline, poster o fotocopie, come pure il polistirolo, la plastica, la plastilina, le stoffe - Arienti realizza opere che stupiscono lo spettatore, lo invitano a riflettere sul tema della "meraviglia" e ne sollecitano la partecipazione, anche attraverso la manipolazione.
Tra le numerose mostre alle quali ha partecipato, si possono citare la Biennale di Venezia (Aperto 1990, 1993); Biennale di Istanbul (1992); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, 1996 (primo premio); Fatto in Italia, Centre d'Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Biennale di Gwangju (2008).
Tra le personali più recenti: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2007); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011).