Stefano Bertolini – Unità dismisura

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO HUS
Via San Fermo 17, 20121 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a venerdì: 10.30- 13.30 / 15.00 – 19.00
sabato su appuntamento

Vernissage
04/05/2022

ore 18.30

Artisti
Stefano Bertolini
Uffici stampa
BC STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale

La serie di lavori raggruppati in mostra sotto al titolo “Unità dismisura” è costituita da opere nate da contaminazioni e aperture a esperienze artistiche e non solo.

Comunicato stampa

Dal 4 al 28 maggio 2022, Spazio HUS presenta la mostra personale di Stefano Bertolini, che sarà inaugurata mercoledì 4 maggio alle ore 18.30. La serie di lavori raggruppati in mostra sotto al titolo “Unità dismisura” è costituita da opere nate da contaminazioni e aperture a esperienze artistiche e non solo. Dal design all’arte, dalla matematica alla geometria, l’artista opera in una dimensione interstiziale, tracciando continui collegamenti e rimandi tra discipline e tecniche differenti. I numeri divengono strumento e cornice, algoritmi attraverso i quali l’opera si modella e aggiusta la sua forma, inizialmente imprecisa, istintiva e sregolata, annullando il più possibile la volontà e la tanto disprezzata da Enzo Mari creatività dell’autore. In tal modo l’artista si fa filtro attraverso il quale l’opera scorre per realizzarsi, ove il linguaggio viene addomesticato e levigato dalla matematica, da regole assunte come linee guida entro cui operare affinché l’opera non si restituisca esclusivamente come risultato di una scelta formale istintiva, bensì come frutto dell’incontro tra la volontà dell’artista e schemi rappresentativi predefiniti.
Muovendosi nell’infinito delle possibilità, in uno spazio privo di limiti, l’esattezza e l’inderogabilità dei numeri consente un ordine nel pensiero. Prospettive, cornici concentriche, specchi che creano varchi immaginari, alcuni lavori offrono l’illusione di poter essere percorsi, altri, esitando, restano solo opportunità latenti, inespresse, consegnate al dubbio e all'oblio.
“Una dimensione artificiale e controllata è la cornice entro cui si svolge l’imprevedibilità del quotidiano – osserva Mariano Bellarosa, Direttore artistico di Spazio HUS -. Circondati da edifici e guidati da percorsi, gli esseri umani divengono parte integrante di uno schema in cui i comportamenti possono essere facilmente identificati, studiati e analizzati, tramutandosi in dati che ne permettano un confronto. Numeri al servizio della scienza-conoscenza, dal momento che questi regolano la quotidianità delle nostre vite, rappresentando prezzi, distanze o volumi, portando gli esseri viventi stessi ad essere classificati e riconosciuti attraverso codici numerici. In questa dimensione, quella dello studio analitico, l’essere umano è al contempo vittima e carnefice”.
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Note Biografiche
Stefano Bertolini nasce a Milano nel 1993. Formatosi presso il Politecnico di Milano decide di approfondire il proprio linguaggio iscrivendosi all’Accademia di belle arti di Brera. La sua ricerca ha come elemento d’indagine la profondità sia a livello spaziale, e quindi prospettico, che introspettivo, attinente alla sfera della coscienza e dell'anima, che prende avvio dallo sguardo. La sua indagine creativa si manifesta fisicamente attraverso la realizzazione di dispositivi che dialogano con lo spazio, talvolta incorniciandolo, e lo spettatore, invitato a sperimentare punti di vista differenti per osservare l’opera. Nel 2020 è cofondatore di co_atto, project space di Porta Garibaldi a Milano che ospita mostre ed eventi transdisciplinari; nello stesso anno è vincitore del primo premio per il concorso “IdeasXwood” promosso dall’azienda TABU. È presente con un’opera permanente presso i “Giardini d’Arte di Via Caravaggio” a Pescara (PE); nel 2018 partecipa alla mostra “Sesto Stato – La rappresentabilità del lavoro oggi” allestita presso l’Università Bicocca (MI) e l’Ex Cotonificio delle Piane di Tortona (AL). In occasione della XXI Triennale di Milano ha esposto il proprio lavoro presso la Fabbrica del Vapore per la mostra “New Craft”. A seguito di Expo2015 è presente presso il padiglione Expo Gate di Milano nella mostra “Vivere gli avanzi”, riproposta anche all’Arsenale di Venezia durante la Biennale di architettura del 2016.