Stefano Grasselli – Inquietudini notturne
Visioni inquietanti e angosce. Bestie feroci e grandi rapaci. Questi i soggetti che animano le sculture e le incisioni dell’artista. Ululati e visioni inquietanti, per l’artista, sono la metafora delle paure e delle angosce che caratterizzano la vita dell’uomo.
Comunicato stampa
Dal 31 gennaio al 16 febbraio 2015 la Galleria Zannoni di Reggio Emilia presenta la personale dell’artista reggiano Stefano Grasselli. Visioni inquietanti e angosce. Bestie feroci e grandi rapaci. Questi i soggetti che animano le sculture e le incisioni dell’artista. Ululati e visioni inquietanti, per l’artista, sono la metafora delle paure e delle angosce che caratterizzano la vita dell’uomo. All’avanguardia nelle tecniche artistiche, Grasselli sperimenta nuovi materiali come il paper clay dove l’argilla incontra la cellulosa e oltre alla ceramica, Grasselli è un vero e proprio maestro dell’incisione, tecnica oggi non così diffusa, l’incisione oggi rappresenta un’arte di nicchia.
Stefano Grasselli è un artista a tutto tondo, passa dalla pittura all’incisione e ultimamente si sta affermando come scultore.
L’artista si è affermato nel panorama nazionale per le sue incisioni e acquaforti, usando ancora l’antica tecnica del bulino, della puntasecca e la tecnica più nuova del linoleum. Le sue incisioni sono state esposte in mostre personali in tutto il mondo o sono presenti in collezioni permanenti di Musei e oggi le espone per la prima volta a Reggio Emilia. In mostra le incisioni più recenti, opere in bianco e nero o a colori che raffigurano le sue tematiche predilette degli animali feroci su uno sfondo notturno. Fil rouge quindi di tutte le sue opere le inquietudini notturne.
Le sue incisioni sono state anche menzionate sull’ultimo numero della Rivista “Grafica d’Arte” di Milano, rivista che raccoglie le opere dei maggiori incisori italiani.