Stefano Ricci – Mia madre si chiama Loredana
L’esposizione presenta più di una cinquantina di disegni originali su carta tratti dai due più recenti libri Mia Madre si chiama Loredana e Più Giù ed è quindi una sorta di anticipazione del soggetto dello spettacolo che lo vedrà protagonista.
Comunicato stampa
La galleria d’arte Il Vicolo presenta il 31 maggio alle 18.30 una nuova mostra di Stefano Ricci, Mia madre si chiama Loredana, in occasione dello spettacolo Più Giù in scena al Triennale Teatro dell’Arte di Milano il 6, 7, 9 e 10 giugno, dove il disegnatore sarà accompagnato dal contrabbassista Giacomo Piermatti, live eletronics di Vincenzo Core.
L’esposizione presenta più di una cinquantina di disegni originali su carta tratti dai due più recenti libri Mia Madre si chiama Loredana e Più Giù ed è quindi una sorta di anticipazione del soggetto dello spettacolo che lo vedrà protagonista.
Stefano Ricci, disegnatore e artista grafico di fama internazionale che ha presentato nel corso degli ultimi anni diverse pubblicazioni e performances dal vivo al Vicolo nella sede di Genova e Milano, a proposito del suo nuovo modo di sperimentare fondendo il disegno con la forma espressiva teatrale performativa della narrazione, scrive:
Disegnare, per me è come lasciarsi cadere, più giù, con la musica di Giacomo e Vincenzo. Disegno, suono e voce, sono gli strumenti antichi, segretamente uniti, che stiamo provando a evocare insieme, per riuscire a raccontare una storia. Questa storia s’intitola Mia Madre si chiama Loredana.
Tre anni fa ho cominciato a disegnare e a cercare di raccontare mia madre, per il piacere e la necessità di farlo, senza sapere che questi materiali sarebbero diventati un libro. In questi tre anni ho potuto disegnare tanto dal vivo, con amici musicisti. È stato un processo lento, pieno di scoperte, e in un certo modo enigmatico. Mi è servito tempo per capire meglio come seguire il suono, per andare in sincrono, affidarmi alla musica e accettare l'invito ad andare dove non sono mai stato. Una sera ho letto e registrato il testo del libro, Giacomo ha iniziato a suonare con questo racconto, ed è successo qualcosa, una specie di click, qualcosa ha cominciato a esistere e a muoversi, quasi senza intenzione…
Biografia
Stefano Ricci è nato nel 1966 a Bologna ,vive ad Amburgo e Quilow. Disegnatore, dal 1986
collabora con la stampa periodica e l’editoria in Italia e all’estero (“Frigidaire”, “Per Lui”, “Dolce vita”, ”Avvenimenti”, “Linea d’ombra”, “il manifesto”, “Esquire”, “Panorama”, “Teléma”, “Extra”, ”Glamour”, “HP”, “Follow me”, ”Libération”,“LesInrockuptibles”,”Internazionale”, “Alias”, “Lo Straniero”, “Télérama”,”L’Humanité”,”Bang”, “la Repubblica” "Afterhours", Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Salani, E.Elle,L’Ancora, Carocci ,Forum, Quodlibet, ecc.).
Dal 2008 dirige, con Anke Feuchtenberger, la casa editrice Mami Verlag.
Stefano Ricci dal 1991 ha partecipato a numerose mostre personali e collettive.
Tra le mostre personali di Stefano Ricci più recenti:
2012 Cosí su due piedi (con Ericailcane). Squadro Stamperia Galleria d’arte, Bologna.
Die Welt hier hinten. Zeichnungen und Kurzfilme, Galerie Streitenfeld, Oberursel
2013 Dice la Volpe al Corvo (con Anke Feuchtenberger), Galleria d’arte Il Vicolo, Genova
2014 L’histoire de l’Ours, Galerie Martel, Paris
Disegni animati, Studio Tommaseo, Trieste
Disegni, Kranj Museum, Lubjana
Eccoli, Squadro Stamperia Galleria d’Arte, Bologna
Die Geschichte des Bären, Kulturreich, Hamburg
L’histoire de l’Ours, Niort
Die Geschichte des Bären, Zeitraumexit, Mannheim
Raccontami, D406, Modena
Das Auge des Waldes, (con Anke Feuchtenberger), Linz
Eccoli/Raccontali, Sferisterio, Macerata
La storia dell’Orso,La Grande Invasione, Musei della Città, Ivrea
Die Geschichte des Bären, Zeitraum, München
La storia dell’Orso, Biblioteca Comunale, Russi
Sette Arazzi, Teatro Storchi, Modena
2015 Avvistamenti, Galleria d’arte Il Vicolo, Milano (painting performance con R.Righetti)
2016 Più giù, Galleria d’arte Il Vicolo, Milano (painting performance con G.Piermatti)
La Galleria il Vicolo, nata nel 1967, è una delle gallerie storiche della città di Genova, tra le prime ad esporre il Futurismo e specializzata in grafica d’autore. L'attività si concentra in vari campi: tuttora punto di
riferimento per gli appassionati e i collezionisti di incisioni e litografie, Il Vicolo ha curato nel corso degli anni mostre legate all'arte del '900, dell'avanguardia storica e contemporanea, mostrando particolare attenzione al mondo dell'illustrazione.
Alla soglia dei cinquanta anni di attività, Il Vicolo apre anche a Milano. Martina e Stefano Gagliardi, nipoti del fondatore della galleria genovese, Alf Gaudenzi, artista futurista e ceramista, conducono la nuova sede in via Maroncelli 2.
Lo spirito con cui si è scelto di aprire uno spazio a Milano è ben rappresentato dal logo de Il Vicolo, tratto da un’illustrazione di Gaudenzi del 1928: il megafono che annuncia e amplifica vuole essere un modo leggero e divertente di comunicare l’approccio al mondo dell’arte e a chi ad essa si vuole avvicinare. A Milano è stata riproposta la formula che caratterizza già da anni la sede di Genova: rivolta principalmente all’arte contemporanea e all’illustrazione, la galleria sarà un luogo d’incontro, dove la parte dedicata alle mostre sarà affiancata dallo “store”, in cui si possono acquistare opere grafiche, multipli, oggetti, libri e gioielli di artisti che hanno collaborato con la galleria, come l’illustratore e scenografo Emanuele Luzzati, di cui Il Vicolo è stato il principale editore di sue serigrafie fin dal 1975.