Stefano Scheda – Fuoridentro zona rossa

Informazioni Evento

Luogo
IL POMO DA DAMO
via XX settembre 27 , Imola , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12,30 venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 19

Vernissage
08/03/2025

ore 18

Artisti
Stefano Scheda
Curatori
Angela Madesani
Generi
personale, arte contemporanea

Si tratta della terza parte di un lavoro di matrice geopolitica in cui protagonista è la zona rossa, un colore al quale l’artista è particolarmente legato.

Comunicato stampa

Si tratta della terza parte di un lavoro di matrice geopolitica in cui protagonista è la zona rossa, un colore al quale l’artista è particolarmente legato. Le prime due puntate si sono tenute rispettivamente a Milano e a Marradi. Il rosso è il pericolo, è lo stop, è il sangue, è l’amore. Durante la performance partecipativa di Marradi, Zona RossaFuoridentro, le persone hanno prelevato piccole parti di materiale sabbioso rosso, che poi hanno sparso, insieme ad altri visitatori, sulla battigia della spiaggia di Marina di Ravenna. Oggi in mostra sono le foto degli esiti dello spargimento,quando i sacchettini di polvere rossa sono stati aperti e distribuiti sulla spiaggia del mare,set abituale dell’artista. È un’operazione contro l’indifferenza che sta distruggendo il pianeta per il quale il genere umano ha poco riguardo. Le zone rosse, alert, possono essere ovunque. «Gli artisti, quando sono veramente tali, e Scheda lo è, arrivano prima della società civile, lanciano dei messaggi, degli allarmi, cercano di sensibilizzare-scrive Angela Madesani-, ma il più delle volte fanno la fine del grillo sapiente di Pinocchio. Scheda nel corso degli anni, è andato avanti imperterrito, riuscendo a creare disagio in chi guarda i suoi lavori».

Le foto in mostra raccontano la terza puntata della performance in cui le polveri rosse sono andate a finire ovunque perché il materiale vola ponendo in evidenza quello che noi non vedremmo normalmente. La casualità ha un ruolo in tutto questo. La natura è in continuo movimento.Le fotografie presentate a Imola sono l’esito della performance non la documentazione della stessa. Le persone non appaiono, è solo mare, scorci dettagliati, trasformazione del paesaggio. È l’idea che prende forma, il concetto che si fa immagine. Ancora Madesani: «Il cuore della sua ricerca è l’uomo, il suo egoismo, la sua indifferenza nei confrontidell’altro, del circostante. Una ricerca la sua, in cui attraverso la bellezza si giunge al dolore, alla sofferenza. Una presa di coscienza civile e morale alla quale bisognerebbe prestare attenzione».