Stefano Ughi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRANCESCO ZANUSO
Corso Di Porta Vigentina 26, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle19.
O per appuntamento

Vernissage
06/06/2012

ore 18

Artisti
Stefano Ughi
Generi
arte contemporanea, personale

All’interno dello spazio espositivo di Francesco Zanuso si esibisce con la sua prima personale Stefano Ughi, architetto e compositore. Ex imprenditore, Ughi due anni fa decide di dedicarsi totalmente all’arte, realizzando opere che si possono definire quadri – sculture. Il fondersi d’immagine e musica in un’unica opera d’arte è il gesto distintivo che segna la personalità dell’artista.

Comunicato stampa

Il suono della bellezza in Stefano Ughi

All’interno dello spazio espositivo di Francesco Zanuso, il sei giugno, dalle 18.00 alle 21.30, si esibisce con la sua prima personale Stefano Ughi, architetto e compositore. Ex imprenditore, Ughi due anni fa decide di dedicarsi totalmente all’arte, realizzando opere che si possono definire quadri – sculture. Il fondersi d'immagine e musica in un'unica opera d'arte è il gesto distintivo che segna la personalità dell’artista. In mostra opere in legno, monocromatiche, minimal, circondate da una cornice in acciaio e unite a lastre del medesimo metallo fino a lavori più attuali nei quali compaiono immagini figurative e suono.
Il lavoro proposto da Ughi parte proprio dall’osservazione di vecchi libri come quello che mostra le immagini del Perugino e del suo allievo Raffaello Sanzio da Urbino. L’artista crea le sue opere sotto l’ispirazione data da questa vista: sostituisce i paesaggi del tempo con degli sfondi monocromi e geometrici di tipo minimale e le figure in primo piano con delle fotografie ricavate da modelli viventi la cui individuazione è parte integrante dell’azione artistica.
Le opere di Ughi si possono definire dei quadri, ma poi di fatto diventano, così, delle sculture in quanto, la superficie dipinta ha una forma arrotondata, a mo’ di nicchia. Per l'artista è essenziale che il pubblico venga avvolto dall'opera il più possibile con tutti i cinque sensi e si senta lui stesso parte integrante dell’opera.
Valentina Cavera