Stefano Visora – Autoimmobili?
Con il suo “iperraealismo magico”, Visora non celebra l’auto, ma il paesaggio naturale che lentamente e pacificamente la inghiotte. Rami, fiori e animali riprendono il loro spazio occupato dalla carcassa che, intimidita, si ammutolisce, in una sinfonia in cui il tempo diventa la ruggine che cancella l’automobile, regalandoci una Natura più viva che mai.
Comunicato stampa
Chi l’ha detto che le Autoimmobili restano ferme, imperturbabili nel loro fantastico mondo?
Stanno arrivando a Novi Ligure e faranno sosta in galleria. - In galleria? - Non è permesso fermarsi in galleria!
Questa volta chiudiamo un occhio, se la galleria in questione si chiama Noviarte.
Aperta al pubblico da pochi mesi, Noviarte è intenta a promuovere e valorizzare l’operato di artisti contemporanei e il primo maestro a inaugurare il ciclo di mostre in programma, sarà il molarese Stefano Visora, pluripremiato autore delle Autoimmobili.
Con il suo “iperraealismo magico”, Visora non celebra l’auto, ma il paesaggio naturale che lentamente e pacificamente la inghiotte. Rami, fiori e animali riprendono il loro spazio occupato dalla carcassa che, intimidita, si ammutolisce, in una sinfonia in cui il tempo diventa la ruggine che cancella l’automobile, regalandoci una Natura più viva che mai.
Con lo sguardo talvolta “iperzoomato”, Visora trasfigura la suggestione estetica per il rottame in un tripudio di colori e tinte vivaci, in cui prende posto un dinamico dialogo tra le componenti meccaniche delle Autoimmobili: organismi vivi che, abbandonati, si umanizzano nel nuovo ambiente.
Autoimmobili?, a cura da Maria Elisa Repetti, verrà inaugurata sabato 27 ottobre 2012 alle ore 17:00. Durante il vernissage sarà inoltre possibile visionare i locali e le numerose opere di cui la galleria Noviarte dispone.
Si tratta di un evento di rilevante importanza anche per la stessa città di Novi Ligure, che finalmente dispone di una galleria d’arte, con il primario intento di promuovere i talenti creativi del territorio, oltre alle opere dei grandi maestri protagonisti della storia dell’arte.
La mostra sarà visitabile dal 27 ottobre al 17 novembre, dal martedi al sabato, in orario 10-12 e 16-19.
Per restare sempre aggiornati sulle attività della galleria, è on-line il sito web www.noviartegalleria.com, oltre alla pagina Facebook “Noviarte Galleria”.
Chi è Stefano Visora?
Stefano Visora è nato a Masone, dove risiede e svolge la sua attività il 3 Novembre 1961. Diplomato al Liceo Artistico Nicolò Barabino di Genova, si dedica giovanissimo al disegno e alle vignette umoristiche, iniziando a dipingere nel 1984.
Nel 1996 tiene a Camogli presso la Galleria d'arte San Giorgio, la sua prima mostra personale di rilievo. Ha partecipato a numerosi concorsi, tra cui tre edizioni del "Concorso d'Arte Figurativa" di Genova Voltri.
Predilige la pittura acrilica su multistrato ed i suoi soggetti preferiti sono le carcasse d'automobili abbandonate ed arrugginite. Il tema delle automobili lo appassionava fin dalle elementarie dopo il liceo, per meglio dipingerle, inizia la sua ricerca sull'uso del colore.
Colore che nei suoi quadri appare a volte violento a volte freddo come possono sembrare i suoi soggetti. Soggetti che a prima vista possono disturbare l'occhio di chi li guarda, ma un'attenta lettura può lasciare intravedere una poesia, una o più storie narrate da quella muta auto al suo capolinea. Le auto rappresentate sono quasi sempre modelli degli anni 60/70, quelli del boom economico. L'auto in quel periodo era ancora "disegnata" dai progettisti, era vista come un'evoluzione del vivere, come colei che ci permetteva di guadagnare tempo con la velocità. Poi venne il traffico... Ma i suoi quadri non celebrano l'auto, piuttosto il paesaggio che lentamente le inghiotte.
Rami, fiori e animali riprendono il loro spazio che sconfigge l'automobile.
Dice di lui Milena Milani : "Anni fa , nel 1965, a New York, scrissi una poesia che riguardava i cimiteri di auto. Fui molto colpita da quella morte lenta, dalla ruggine che corrode quelle lamiere un tempo amate dall'uomo. Anche Visora si rivolge con un senso di pietà ai simboli contemporanei, che erano forti e, in apparenza, invincibili sulle strade dell'universo. Anche lui descrive la fine terrena delle vetture gloriose. Anche lui narra una storia, la decadenza di un'immagine rappresentativa della nostra civiltà. Il suo "remember" va oltre le automobili, è un monito, un insegnamento di cui dobbiamo tenere conto".
Visora sta riscuotendo un notevole interesse da parte della critica specializzata, è apparso su varie televisioni e testate giornalistiche. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni in Italia e all'estero.