Stefano Zardini – The Pioneers’ passion
Un tributo al grande fotografo ampezzano, un omaggio al suo sguardo unico e una straordinaria occasione di ricordo collettivo grazie ad una mostra avveniristica per quando fu concepita, nel 2014, ancora di stringente attualità e monito.
Comunicato stampa
A poco meno di mille giorni dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, Lagazuoi EXPO Dolomiti – polo espositivo e museale high tech tra i più alti al mondo, a metà strada tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia – inizia un percorso di avvicinamento al grande appuntamento sportivo e culturale. Ad inaugurare questo nuovo percorso curatoriale, “The Pioneers’ passion” di Stefano Zardini: un tributo al grande fotografo ampezzano, un omaggio al suo sguardo unico e una straordinaria occasione di ricordo collettivo grazie ad una mostra avveniristica per quando fu concepita, nel 2014, ancora di stringente attualità e monito.
Stefano Zardini è partito dal monumentale archivio di famiglia, attingendo alle immagini dei primi sciatori del ‘900 e rielaborandole graficamente per creare nuovi significati, imprimendo il suo segno e trasformandole in chiave pop.
Gli scatti utilizzati come punto di partenza raccontano la nascita del turismo invernale in montagna, una completa novità per l’epoca. Stefano Zardini non cancella e non sovrascrive nulla: amplifica, con un’innovativa operazione concettuale ed espressiva. E cambia la storia. Le immagini monocromatiche di inizio Novecento, rigenerate dai suoi interventi, acquistano nuova luce, e anticipano ciò che sarà, o che potrebbe essere. Trasmettono una nuova energia, una fiducia oggi più che mai necessaria per guardare alle sfide del futuro.
L’esposizione è un inno allo spirito indomabile delle comunità delle Alpi, che all’inizio del secolo scorso “inventarono” il turismo in montagna e lo sci. Più che una generica fiducia nel futuro, possedevano la capacità e il desiderio di crearlo da sé, a partire dalle proprie risorse: uno slancio pionieristico che – è il messaggio di Zardini – sarebbe necessario anche oggi. Quei rudimentali sci di legno allacciati con cinghie di cuoio misero in moto una rivoluzione colorata, entusiasta, capace di sognare in grande. La collezione, nel 2014, era uno sprone a ritrovare quel coraggio e pensare al futuro: oggi, con le Olimpiadi alle porte, l’invito risuona parimenti forte e chiaro.
La mostra unisce, attraverso la funivia Lagazuoi, Ikonos Art Gallery di Cortina, dove sono esposte parte delle opere di questa collezione, e le vette dolomitiche che hanno alimentato l’immaginario del fotografo fin dall’infanzia. Ma collega anche epoche diverse, l’inizio secolo e l’inizio millennio, allungandosi idealmente fino al 2026.
“The pioneers’ passion” è un ponte tra generazioni, un filo diretto con gli antenati. Ed è una tappa della storia della famiglia Zardini, dinastia di fotografi nata con il nonno, che nel 1892 ha dato inizio a quello che oggi è il più notevole patrimonio di immagini delle Dolomiti. La nonna Antonia fu la prima donna fotoreporter della Grande Guerra, suo figlio documentò, con la macchina al collo, la ritirata di Russia e le Olimpiadi del 1956. Il “nipote e figlio arte” Stefano Zardini ha ampliato l’orizzonte, ha collaborato con numerosi media e agenzie e ha viaggiato in 60 paesi del mondo, anche i più inaccessibili. Fotoreporter e autore per rilevanti riviste internazionali, dopo aver girato il mondo è tornato a casa, tra le sue montagne, per dedicarsi a progetti più sperimentali, diventando un importante esponente della Fine Art.
Se il viaggio di Stefano Zardini si è concluso nel 2019, le sue opere continuano a sorprendere, fare riflettere ed emozionare, circolano in collezioni internazionali e raggiungono luoghi distanti e vicini. Lagazuoi EXPO Dolomiti gli ha dedicato altre due esposizioni nel recente passato, per celebrare una figura che partendo dalle Dolomiti ha saputo raccontare storie dal respiro universale. E adesso è tutto pronto per il grande ritorno, dal 25 febbraio al 10 aprile 2023, attraverso le immagini selezionate da Valentina Vidali Zardini, moglie del fotografo e curatrice di questo immenso patrimonio iconografico e immaginifico.