Stéphanie Majoral – Tant de lointains bleutés

Informazioni Evento

Luogo
MUCHO MAS
Corso Brescia 89 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun.ven.15-18:30
Sabato e domenica su appuntamento

Vernissage
13/02/2020

ore 18

Artisti
Stéphanie Majoral
Curatori
Philippe Munda
Generi
arte contemporanea, personale

“Tant de lointains bleutés” è il risultato di uno scambio curatoriale tra Mucho Mas! e lo spazio indipendente Salon du Salon (Marsiglia), cominciato nel 2019 nell’ambito del progetto TRASLOCO, ideato da Nesxt Independent Art Festival ed in collaborazione con Marseille Expos e Institut Français.

Comunicato stampa

Giovedì 13 febbraio alle ore 18 inaugurerà la mostra “Tant de lointains bleutés” di Stéphanie Majoral, a cura di Philippe Munda, presso Mucho Mas! artist-run space in Corso Brescia 89, Torino.

“Tant de lointains bleutés” è il risultato di uno scambio curatoriale tra Mucho Mas! e lo spazio indipendente Salon du Salon (Marsiglia), cominciato nel 2019 nell’ambito del progetto TRASLOCO, ideato da Nesxt Independent Art Festival ed in collaborazione con Marseille Expos e Institut Français.

Per la prima volta Mucho Mas! si apre ad un circuito internazionale con uno scambio curatoriale, invitando curatori e direttori artistici a proporre una mostra ospite che agisca nello spazio torinese.
Philippe Munda è il direttore artistico di Salon du Salon, spazio indipendente con sede a Marsiglia, dedicato all'arte e all'editoria contemporanea.
Dal dicembre 2013, Salon du Salon collabora con artisti e curatori nazionali e internazionali, invitati a sviluppare proposte espositive. Le forme e lo sviluppo della collaborazione si basano sui progetti stessi e includono editoria, conservazione, performance art, ricerca, residenze. L’identità espositiva si lega anche al circuito Marseille Expos, rete per la promozione dell'arte contemporanea.
Il progetto Trasloco, a partire dal 2019, ha permesso l’attivarsi di uno scambio di residenze con l’obiettivo di creare progetti ed interazioni tra gli spazi marsigliesi e torinesi.
Mucho Mas! Artist-run space, con la mostra di Stéphanie Majoral, vede così la conclusione della seconda parte del progetto Trasloco, dopo essere stato invitato a curare “Tentativi di Trascrizione” di Achille Filipponi nello spazio marsigliese di Salon du Salon nel novembre del 2019..

Stéphanie Majoral, nata nel 1966 a Montpellier, è un artista che vive e lavora a Marsiglia.
La pratica di Stéphanie Majoral tralascia la pretesa narrativa concentrandosi sulla trasmissione visiva dei soggetti rappresentati, che in maniera intrinseca cercano di comunicare la percezione vissuta dall’artista nel dover scegliere il soggetto raffigurato. Con questo atto le immagini mutano, lasciandosi spalle la loro naturale accezione descrittiva e spostandosi verso un nuovo apparato visivo che si basa sull’osservazione dell’immagine e non sul contenuto. L’immagine, scelta per la sua forma, si presenta allo spettatore come un dispositivo per lo sguardo. Di conseguenza le immagini trasformate riportano spesso commistioni con tecniche di rappresentazione come pittura e fotografia, senza mai esserlo definitivamente, mirando ad un'alterazione e ad una riconquista della forma dell'immagine.
In questo senso Stéphanie produce immagini capaci di possedere un linguaggio nuovo, proprio, sciolto e frammentato, che ci portano ai limiti della percezione visiva e all'apertura del linguaggio, costituendo nuove forma mentis visive. Le immagini si sintetizzano in rappresentazioni che oscillano tra l’analogico e il digitale, portando lo spettatore in un limbo effimero e disorientante e permettendoci di osservarle nella loro pura identità. A questo proposito, il processo dell'artista produce immagini che parlano da sole, in senso sia letterale che figurato; parlano della loro stessa elaborazione e del modo in cui sono messe in luce.

Mucho Mas! è un artist-run space che nasce a Torino, fondato da Luca Vianello e Silvia Mangosio. Mucho Mas! rappresenta artisti emergenti italiani ed internazionali, che stanno seguendo un percorso di ricerca nella fotografia contemporanea