Storie e Personaggi dagli Archivi del DMI
Attraverso un veloce excursus sullo sviluppo dei supporti utilizzati per ascoltare musica: dai rulli ai 78 giri, dai 33 e 45 giri alla musicassetta, fino ad arrivare ai cd e al digitale, si racconta la grandezza del sistema musicale italiano dall’800 a oggi.
Comunicato stampa
Si rinnova per il quarto anno consecutivo la collaborazione con il Maestro Claudio Paradiso e il suo DMI (Dizionario della Musica in Italia): dopo la mostra Inediti Aspetti Musicali del Ventennio, quella dedicata ai Futuristi e città di fondazione del Lazio e l’esposizione dedicata alla La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano arriva allo Spazio COMEL Storie e Personaggi dagli Archivi del DMI.
Attraverso un veloce excursus sullo sviluppo dei supporti utilizzati per ascoltare musica: dai rulli ai 78 giri, dai 33 e 45 giri alla musicassetta, fino ad arrivare ai cd e al digitale, si racconta la grandezza del sistema musicale italiano dall’800 a oggi focalizzando l’attenzione su quattro grandi compositori e direttori d’orchestra: Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Arturo Toscanini e Carlo Maria Giulini. Quattro personaggi che a cavallo tra il XIX e il XX secolo hanno rappresentato uno dei momenti più alti del panorama musicale italiano che è stato popolato di figure di altissimo livello che hanno fatto scuola in tutto il mondo. Un universo fatto di profonde amicizie, grandi collaborazioni, un ambiente stimolante, ricco di scambi e pieno di aneddoti da raccontare e tramandare alle nuove generazioni. Il DMI è in questo senso uno strumento vivo nelle mani di studiosi, professionisti, collezionisti e appassionati di musica che possono osservare da vicino preziose testimonianze di vario tipo: dalle foto d’epoca agli spartiti, da libri ormai introvabili a strumenti musicali, da scritti autografi a locandine e via dicendo.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il saggio da poco dato alle stampe a cura di Claudio Paradiso e Massimiliano Vittori ed edito da Novecento, nato a corredo della mostra “Futuristi e città di fondazione del Lazio” che si è tenuta allo Spazio COMEL nel 2018, un’ampia rassegna di artisti che aderirono al movimento futurista e rappresentarono, chi con la pittura, chi con l’illustrazione, chi con la letteratura, chi con la musica, sia la nascita delle città di fondazione, sia i lavori di bonifica e le principali opere pubbliche del tempo.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 11 gennaio, sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 fino al domenica 26 gennaio. Sono previste visite guidate per le scuole e su appuntamento.