Stuart Arends / Herbert Hamak
Due importanti mostre personali di Stuart Arends e Herbert Hamak.
Comunicato stampa
STUART ARENDS
Wax
Con testo critico a cura di Roberto Pinto
Opening 28.09.2013, ore 11.30
Chiusura: 23.11.2013
HERBERT HAMAK
A Bouquet of Roses
Opening 28.09.2013, ore 11.30
Chiusura: 23.11.2013
Per visualizzare le immagini delle opere in mostra:
http://www.studiolacitta.it/download/
Per richiedere le foto ad alta risoluzione/uso stampa scrivere a: [email protected]
Comunicati stampa:
WAX
Opening 28 Settembre 2013, ore 11.30
Termine mostra: 23 Novembre 2013
In esposizione si potranno ammirare numerosi lavori recenti provenienti principalmente da tre serie su cui l'artista americano sta lavorando da alcuni anni: LDV, tecniche miste su carta, Sisters, lavori realizzati in cera ed esposti alle pareti, e The Long Winfred, una lunga opera composta da vari elementi di cera collocati su strutture di legno. Il titolo della mostra individua uno degli elementi caratterizzanti del lavoro di Arends che utilizza la cera sia nei lavori tridimensionali che in quelli bidimensionali. Tale materiale, infatti, permette una duttilità e una corporeità che negli anni è diventato uno dei suoi elementi distintivi.
In questa mostra l'artista americano, alla terza personale in galleria, espone lavori realizzati con soluzioni tecniche diverse tra loro, ma che rispondono a una precisa e organica scelta estetica legata all'astrazione e all'indagine sui confini tra pittura e scultura. Tutte le opere di Stuart Arends presentano, infatti, la necessità di riflettere in profondità sullo statuto stesso dell'arte e su quale possa essere il suo ruolo. Nonostante questa visione analitica, che non perde mai di vista l'autonomia e la non referenzialità della pittura (scelte che sintetizzano il suo intero percorso artistico), i lavori di Stuart Arends acquistano vitalità dalla contaminazione con le notazioni personali, le narrazioni, i gusti di chi li realizza. Ricordi e immagini sono, dunque, evocati senza concessioni all'illustrazione. La serie di opere Winfred, per esempio, allude a un piccolo villaggio del South Dakota in cui la madre dell'artista ha trascorso la sua infanzia.
Accompagna la mostra un testo di Roberto Pinto.
Stuart Arends è nato a Waterloo nel 1950, Iowa. Vive e lavora a Willard, New Mexico.
Per leggere la biografia completa: http://www.studiolacitta.it/LaCitta/Artisti/StuartArendsExhibitions.php
A BOUQUET OF ROSES
Opening 28 Settembre 2013, ore 11.30
Termine mostra: 23 Novembre 2013
Il titolo “A bouquet of roses”, insolito per una mostra dell’artista tedesco Herbert Hamak, fa riferimento alla moltitudine di cubi in resina, diversi per colore e dimensione, allestiti su una grande parete della galleria quasi a formare un ricco bouquet floreale. Il concetto che Hamak ha voluto proporre, potrebbe identificarsi come un omaggio all’arte in quanto elevazione spirituale in grado di dare speranza e determinazione nel clima di incertezza di questo periodo storico.
E’ proprio con questo intento che Hamak ha voluto proporre la fotografia di un tunnel, come immagine per l’invito di questa mostra. L’artista afferma infatti: “the tunnel symbolizes the road that leads from the underworld to the world through the light. My work should be interpreted as a guideline for a better future”.
Hamak affonda idealmente ed universalmente “le mani” nella pittura come assoluta essenza, quasi il senso stesso del dipingere più materiale avesse trovato serenamente un luogo tanto ideale quanto un corpo fisico perfetto e molteplice, in continuo movimento, mai statico (oltre l’apparenza).
Una delle prime cose che mi affascinarono dell’opera di questo autore fu la presenza, nelle opere a muro, della “tela”, la base, l’ancora con il mondo reale della pittura, lo scheletro del “corpo”. L’artista dipingeva, il supporto era li, evidente, tradizionale, classico, pressato dal “coraggio” di reggere così tanta materia, peso di colore e felicemente al suo posto, il muro, il luogo che gli competeva: da sempre. In questo quasi mirabolante ma mai troppo rivelato supporto stava la sfida con la materia della pittura, il suo nascere aggettante, il suo ritenersi sempre e solo materia pittorica.
Ed è in questo spazio fisico ed ideale che si ritrovano gli elementi tutti del dipingere, del materializzarsi di un sogno che, come tale, muta, cambia, si trasforma. E se il sogno si trasforma grazie al ricordo, la sua forma del dipingere vive, e si trasforma grazie ai suoi due elementi principe, tanto noti quanto inarrestabilmente vivi: la luce ed il corpo del colore.
E’ l' aver raggiunto la vitalità degli elementi all’interno della materia pittorica che affascina e conferma una certa meraviglia dei suoi lavori, non solo la presenza della luce in se (che sappiamo necessaria come l’ombra) ma la sua partecipazione/presenza che dall’esterno passa, transita e staziona all’interno, lo colma oltre la materia."
Luca Massimo Barbero / catalogo alla mostra “Herbert Hamak”, Studio la Città, 2003
Herbert Hamak è nato a Unterfranken nel 1952. Vive e lavora a Hammelburg.
Per leggere la biografia completa: http://www.studiolacitta.it/LaCitta/Artisti/HerbertHamak.php