Styng 253 – Magnitude
La Personale di Styng 253.
Comunicato stampa
STYNG 253, inizia il suo percorso artistico nei primi anni 90 dipingendo i muri della città e
delle metropolitane con tag e throw-up. Mentre la metropolitana e la città gli conferiscono
visibilità e celebrità, le “hall of fame” sono le pareti dove lasciare spazio all’evoluzione deilo
stile e della lettera. Luoghi più "appartati" dove il writer può mostrare e imporre il proprio livello
artistico. Qui STYNG 253 si afferma, dipingendo in tutta Italia, evolvendo stili come wild-style,
computer -rock e panzerism , per poi sviluppare un proprio approccio stilistico personale,
che raffinerà nel tempo con i grandi Maestri del movimento di New York e Los Angeles.
Le sue Lettere e il suo design sono in continua evoluzione e l’utilizzo di diverse tecniche, materiali
e superfici, come plexiglass, metallo e tela , conferiscono al suo “segno” energia e nuovo
dinamismo. Olio, cemento, cera e sabbia sono le materie che oggi lui affianca all’acrilico per
donare alle opere la fisicità e la potenza della strada.
La mostra, curata dal direttore artistico Giovanni Busacca, presenta una collezione di
opere uniche tratte dal percorso decennale dell’artista, partendo dal muro fino alle tele
più importanti, passando attraverso la scultura e l’elemento di design.
L’evoluzione del maestro STYNG 253 e il suo costante lavoro, lo hanno portato a un livello artistico
superiore, premessa di un nuovo futuro nell’arte contemporanea europea. Questa
nuova sintesi pittorica, oggi, lo contestualizza, in diversi ambiti artistici, anche al di fuori
del suo movimento di appartenenza e ne genera un’apertura a mondi e percezioni
diverse, frutto di un’estetica gradevole e una tecnica indiscutibile.
A conferma dell’unicità dell’evento, e grazie alla collaborazione con L’Architetto Vincenzo
Donadio, è stato scelto un nuovo spazio per l'evento, figlio di uno storico autosalone e officina nel
cuore di Milano. Location unica e inaspettata per sviluppare una mostra d’arte contemporanea, dal
sapore industrial e dal taglio internazionale, che si sposa perfettamente con il mondo di una nuova
versione di writing.
Mostra a cura di: Giovanni Busacca