Sua Maestà il Gatto

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA
Via Ulisse Aldrovandi 18, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni (escluso il lunedì) 9.00 -19.00

Vernissage
06/12/2012

ore 11

Biglietti

intero 7 euro; ridotto 4,50; ridotti e gratuità secondo la normativa vigente. La biglietteria chiude alle ore 18.00

Patrocini

promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico in collaborazione con il Museo Parigino a Roma In collaborazione

Con il patrocinio

Cura

Comune di Sorrento, Assessorato all’Istruzione; Liceo Artistico Istituto Statale d’Arte di Sorrento; Associazione Culturale Cypraea

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare; Ambasciata di Francia; Comune di Grenoble; Fondazione Brigitte Bardot

Cesare Nissirio

Curatori
Cesare Nissirio
Generi
documentaria, disegno e grafica

Dal Museo Parigino a Roma, al Museo di Zoologia, una rassegna delle più belle illustrazioni parigine d’epoca per raccontare i mille volti del Gatto.

Comunicato stampa

Immagini antiche, musetti intellettuali, foto favolistiche, baffi da divi. Queste le tante facce di “Sua Maestà il Gatto” (Sa Majesté le Chat) la mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico in collaborazione con il Museo Parigino a Roma, ospitata al Museo Civico di Zoologia di Roma dal 7 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013 con la cura di Cesare Nissirio e supporto organizzativo e Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.

Un’esposizione, suddivisa in sezioni che rappresentano il Gatto nell’arte, nella pubblicità, nel teatro, nel cinema e nella letteratura, da gustare immagine per immagine e che ci riporta indietro nella romantica a volte trasgressiva Parigi dell’800 e 900, quando il gatto era quasi un’icona, una divinità, fonte di ispirazione per artisti poeti e intellettuali. Infatti è proprio a Montmartre che ha origine il mito felino, la Montmartre della vecchia Parigi, cittadella felina dove il gatto era abituale compagno di avventura dei bohèmienne, così come cita Aristide Bruant “Io cerco fortuna/attorno al gatto Nero/al chiaro di luna/a Montmartre, la sera”. Simbolo scelto anche dallo storico Chat Noir – fondato da Rodolphe Salis nel 1881 e luogo di incontro parigino per gli artisti della fine del secolo – che adottò il gatto come emblema e insegna del locale.

“Indubbiamente un simbolo della Parigi bohemiènne – commenta l’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini – ma contemporaneamente anche simbolo inamovibile di Roma, dei suoi vicoli, del suo centro storico. Un legame tra le nostre due città che ci impegna ancora di più nella tutela di questi piccoli cittadini a quattro zampe.”

E “Sua Maestà il Gatto” è un omaggio a questo discreto ma presente amico dell’uomo che, nel corso della storia, è stato rappresentato e raccontato da artisti come Rivière, Willette, Maupassant, Beaudelaire, Colette fino a Erik Satie, solo per citarne alcuni.
In questi due ultimi secoli Sua Maestà il Gatto è diventato dunque l’eroe dell’arte dell’illustrazione: manifesti, stampe, foto, dischi, pin, feves, riviste, cartoline postali, decoupages.

Un simbolo da sempre adorato e celebrato in ogni sua manifestazione, che ha dato origine ad una ricca iconografia: umanizzato e travestito nell’Ottocento, con piume cappellini abitini sfarzosi e campanelli. O modello di immagini pubblicitarie per una tazza di cioccolato caldo o un aperitivo.
Nel Novecento, com’era costume dei caricaturisti dell’epoca, è stato oggetto di presa in giro affettuosa associandolo alla griffe di un profumo o rappresentandolo ironicamente sulle cartoline postali.

Il giorno dell’inaugurazione della mostra – il 6 dicembre ore 17.00 – sarà anche l’occasione per dare l’avvio agli Happy Hour che avranno come filo conduttore il tema degli animali domestici e selvatici e che inaugureranno proprio parlando del gatto domestico e selvatico.
L’esposizione sarà inoltre affiancata dai lavori degli alunni del Liceo Artistico Istituto Statale d’Arte di Sorrento, omaggio alla precedente sede della mostra, Piano di Sorrento, nel Museo Territoriale della penisola Sorrentina “George Vallet”.

“Gatto serafico e strano – scrive Charles Beaudelaire – nel quale tutto, come in un angelo, appare nel contempo sottile e armonioso”. E lui, Sua maestà il Gatto o, se preferiamo, Sa Majestè le Chat, è approdato, dopo un lungo girovagare dai vicoli parigini, con tutta la sua corte impertinente e misteriosa nelle Sale del Museo di Zoologia per raccontarci, col suo fare da anarchico aristocratico, cosa vuol dire vivere da gatto in un mondo di uomini.