Sulle Orme di Escher
Le 40 opere esposte, introdotte da una sezione propedeutica con lavori dello stesso Escher, di Carlo Mo e di Victor Vasarely, illustrano gli ultimi sviluppi della carriera di István Orosz e Guntars Sietiņš, considerati, a livello internazionale, tra i più prestigiosi artisti seguaci di Escher.
Comunicato stampa
Si inaugura venerdì 22 luglio alle 18.30 presso la A100 Gallery di Galatina (Lecce) la mostra István Orosz, Guntars Sietiņš. Sulle Orme di Escher, a cura di Sergio Buoncristiano e Daniel Köster, con il supporto scientifico di Fiorel- la Fiore; la mostra, già esposta con successo a Budapest, Potenza e Matera è organizzata dalla Rebis Arte e dalla Galleria Koller di Budapest. Le 40 opere esposte, introdotte da una sezione propedeutica con lavori dello stesso Escher, di Carlo Mo e di Victor Vasarely, illustrano gli ultimi sviluppi della carriera di István Orosz e Guntars Sietiņš, considerati, a livello internazionale, tra i più prestigiosi artisti seguaci di Escher. Pur provenendo da paesi e culture lontani tra loro, essendo Orosz ungherese e Sietiņš lettone, ambedue esprimono nella loro opera il legame profondissimo con il maestro olandese, ambedue sono virtuosi dell’incisione, seppur utilizzando tecni- che diverse, Orosz acquafortista, Sietiņš maestro indiscusso del mezzotinto e dell’acquatinta, ambedue sono artisti di chiara fama internazionale, come testimonia il loro lungo e articolato curriculum.
Sietiņš è capo del dipartimento di grafica all’Accademia di Belle Arti di Riga, è membro di numerose associazioni internazionali dedicate alla grafica, ha esposto le sue opere in moltissimi paesi, è considerato uno dei massimi artisti a livello mondiale nel campo dell’incisione a mezzotinto. Orosz è certamente uno dei più grandi intellet- tuali ungheresi contemporanei; incisore raffinato, celebre illustratore, artista poliedrico, noto in patria e all’est- ero, dove si sono tenute centinaia di sue mostre, la cui carriera è costellata di riconoscimenti prestigiosi.
Durante il vernissage i visitatori potranno essere protagonisti di un esperimento interattivo di produzione creati- va sul tema della percezione del Sè all’interno di una black room ad hoc concepita dal team di psicoterapeuti Gestalt, Luca Petrini e Andrea Zizzari, con i quali la galleria ha avviato da alcuni mesi una innovativa e multidisci- plinare attività di ricerca. Il lavoro realizzato lascerà la sua traccia all’interno dello spazio e sarà fruibile per tutta la durata della mostra. Nella Psicoterapia della Gestalt l’atto di creazione (come per il processo artistico) rappre- senta la capacità che hanno tutti gli esseri umani di sviluppare nuovi comportamenti per far fronte all'esistenza, creando nuovi e diversi orizzonti dell'agire. Essa richiede necessariamente di lanciarsi nell'ambito incerto dello sconosciuto, per svilupparvi qualcosa che abbia per noi un senso compiuto. Che si tratti quindi di un comporta- mento, di una frase, di un gesto o di un'opera, l'atto creativo richiede di avventurarsi nell'ignoto sopportando quella tensione generativa insita nel correre il rischio, nello scegliere. Questa è la sintesi di un nuovo modo di fare arte da parte di A100 Gallery, nel progetto ideato e coordinato da Nunzia Perrone, direttore della galleria.
La mostra resterà aperta fino al 2 ottobre, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.30 alle 20
Galatina, 11 luglio 2016