Sulle strade de Il Sorpasso cinquant’anni dopo
Sulle strade de “Il Sorpasso” cinquant’anni dopo. Un progetto fotografico Deaphoto Staff a cura di Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida.
Comunicato stampa
Sulle strade de “Il Sorpasso” cinquant’anni dopo
Un progetto fotografico Deaphoto Staff a cura di Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida
Silvia Giannini, Alberto Ianiro, Lorenzo Rugiati, Sandro Bini, Simone Cecchi, Giovanni de Leo,
Michelangelo Chiaramida, Paolo Contaldo, Sabrina Ingrassia.
“Ripercorrere a distanza di cinquant’anni la via Aurelia descritta nel cult movie “Il Sorpasso” (1962) di Dino Risi, non solo ha rappresentato un doveroso omaggio al grande cinema italiano di quegli anni, capace d’indagare con acume i fenomeni sociali e culturali di un’Italia in fermento e rapida trasformazione, ma un ottimo pretesto per verificare come l’Italia sia cambiata nel corso di tutti questi anni” con queste parole Sandro Bini, curatore insieme all’ideatore Michelangelo Chiaramida, del progetto “Sulle strade de “Il Sorpasso” cinquant’anni dopo” riassume il senso di questa avventura on the road che ha visto impegnati nove fotografi dello Staff dell’Associazione Culturale Deaphoto di Firenze, attiva da più di dieci anni nella promozione e divulgazione della cultura fotografica in Italia. Le fotografie saranno presentate in mostra il 6 e il 7 Ottobre a Roma presso Massenzio Arte (Via del Commercio, 12). Inaugurazione Lunedì 23 Luglio alle ore 19,30. A seguire alle ore 21,30 la proiezione su grande schermo del film “Il Sorpasso” (1962) di Dino Risi.
Associazione Culturale Deaphoto
Deaphoto è un’Associazione Culturale no-profit di Firenze che si occupa di fotografia con attività didattiche, espositive, editoriali, di progettazione e documentazione, iniziative di ricerca e studio, promozione, divulgazione, recensione e critica. I progetti sono indirizzati principalmente alle analisi delle questioni sociali e ambientali del Territorio con campagne di indagine, documentazione, e sensibilizzazione che accompagnano da sempre le nostre attività di formative.
6-7 Ottobre 2012
MASSENZIO ARTE
Via del Commercio, 12 Roma
Tel. 0683086162 - [email protected]
Inaugurazione Sabato 6 Ottobre dalle ore 18
A seguire proiezione del film “Il Sorpasso” (1962) di Dino Risi.
Aperta domenica 7 Ottobre dalle 15 alle 18.
www.deaphoto.it – www.massenzioarte.it
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ASSOCIAZIONE CULTURALE DEAPHOTO /Didattica e progettazione fotografica
Via Pisana 224r - 50143 Firenze – Tel fax 0550517721 - Cell. 3388572459
www.deaphoto.it - [email protected]
TESTI DI PRESENTAZIONE DEI CURATORI DELLA MOSTRA
La riscoperta di un itinerario
A cura di Sandro Bini
Ripercorrere a distanza di cinquanta’anni la via Aurelia descritta nel cult movie “Il sorpasso” (1962) di Dino Risi, non solo ha rappresentato un doveroso omaggio al grande cinema italiano di quegli anni, capace d’indagare con acume i fenomeni sociali culturali di un’Italia in fermento e rapida trasformazione, ma un ottimo pretesto per verificare come l’Italia sia cambiata nel corso di tutti questi anni. Se “Il Sorpasso” descriveva la società del boom, che per eccesso di velocità rischiava l’uscita di strada, oggi, al tempo della crisi finanziaria e dei mercati, sembra addirittura difficile mantenersi in carreggiata. Certamente è cambiata l’Italia ancora in parte contadina descritta nel film di Risi e i “villici” non sono più quelli caratteristici di un tempo. Nella vecchia Aurelia (a volte difficile da rintracciare perché sostituita in ampi tratti dalla nuova variante) le macchine non sono più le stesse; nei bar non suonano più i juke box e l’atmosfera ferragostana allegra e caciarona degli italiani che finalmente potevano andare in villeggiatura si è trasformata nella routine e nella velocità del turismo mordi e fuggi. Resta qualche vestigia o qualche relitto del paesaggio che fu: fabbriche e coloniche abbandonate, qualche casa cantoniera chiusa e i nuovi segni che caratterizzano il paesaggio sono soprattutto quelli di una società dei consumi in crisi che già l’ occhio cinico e disincantato di Dino Risi pareva in qualche modo profeticamente annunciare.
Genesi di un progetto
A cura di Michelangelo Chiaramida
Tutto è iniziato nella primavera 2010 quando ho pensato che sarebbe stato interessante organizzare un viaggio fotografico insieme agli altri membri dello Staff Deaphoto che ripercorresse l’itinerario del film “Il Sorpasso” (1962) di Dino Risi a cinquant’anni dalla sua uscita. L’idea di partenza era quella di noleggiare un pulmino per condividere l’ avventura. Ne ho parlato con l’amico Sandro e così è iniziata l’attività organizzativa per dare vita al progetto. Il primo passo è stato quindi quello di coinvolgere gli altri e, una volta ricevute le adesioni, abbiamo potuto sviluppare la fase organizzativa. Abbiamo quindi pensato di dividere l’itinerario del film in tre percorsi da affrontare giornalmente. Siamo partiti da Roma per fermarci a Civitavecchia, il giorno seguente abbiamo ripreso da Civitavecchia e ci siamo fermati a Follonica, ed il terzo giorno, quello finale, siamo arrivati alla famosa curva di Calafuria, dove si conclude tragicamente il film. Al fine di una migliore organizzazione delle riprese è stato deciso di accantonare l’idea del “pulmino sociale” e sono state invece utilizzate tre auto, ognuna con tre fotografi. Ogni percorso giornaliero è stato a sua volta suddiviso in tre tratte, una per ogni gruppo fotografico. Una volta individuati i tre guidatori delle auto abbiamo deciso di sorteggiare gli altri sei fotografi in modo da creare tre gruppi. Stessa cosa per l’assegnazione delle tratte: il gruppo numero uno affrontava nei tre giorni la prima parte del percorso quotidiano, il gruppo due la seconda ed il terzo le tratte finali. Ad ogni fotografo è stato concesso di sviluppare autonomamente il proprio lavoro all’interno di questo schema generale. Credo che al di là del lavoro fotografico realizzato sia stata interessante la condivisione dell’esperienza di riscoperta di un itinerario. Grazie a tutti!
TESTI DI PRESENTAZIONE DEI FOTOGRAFI
Silvia Giannini
Mi sono trovata davanti una strada, una strada lunga chilometri, e ho dovuto chiedere a me stessa cosa volevo fare, come mi volevo muovere. Ho deciso di lasciarmi trasportare dall’esperienza “on the road” e di fotografare solo ciò che lungo la strada catturava la mia attenzione. Soggetti anonimi che acquistano una propria identità nel momento stesso in cui entrano “quasi per caso” a far parte del racconto di questo viaggio.
Alberto Ianiro
La verità è che Bruno e Roberto non ci sono più. Il racconto del boom economico degli anni Sessanta viene rivisto in un clima di recessione e rappresentato quasi totalmente privo di presenza umana. Ripercorrendo quelle strade non tornano più alla memoria le scene della pellicola risiana. Tutto adesso è fermo, diverso. Del ricordo dell’Italia che fu rimane una visione estremamente malinconica, nonostante l’emozione del tentativo di riviverla e di ritrovarla.
Lorenzo Rugiati
Ero alla ricerca di segnali evidenti di una storia mai accaduta e mi sono imbattuto in una quiete quasi irreale. Tutto stava. Immobile, impassibile, aspettando che qualcuno iniziasse a raccontare.
Sandro Bini
Tornare sui luoghi della memoria, anche di quella cinematografica, è un’esperienza che, come molti film e molta letteratura ci hanno insegnato, può essere deludente se non frustrante. Documentare questo disincanto è quello che ho cercato di fare con queste fotografie, che costituiscono la verifica di un mutamento storico, sociale ed esistenziale: dall’Italia del boom a quella della crisi. In mezzo cinquant’anni di storia italiana in molti dei quali sono vissuto. La desolazione di molte immagini, non si spiega solo con la velocità dei nuovi itinerari o con i cambiamenti economici e sociali che hanno messo in crisi un’economia e una cultura troppo localizzata, ma soprattutto con uno stato d’animo che cercando di ripercorrere con spirito avventuriero lo stesso itinerario del film di Risi, si è trovato al cospetto di un paesaggio e soprattutto di un clima sociale profondamente mutati.
Simone Cecchi
“Il Sorpasso” di Dino Risi è un film che ha raccontato un’epoca. L’idea di fotografare oggi il suo itinerario mi ha subito affascinato. Ho provato a ripercorrere quei luoghi alla ricerca dei segni e dei simboli di quell’Italia che fu e ne ho invece trovata una diversa: sicuramente molto nella sua conformazione urbanistica e paesaggistica, ma probabilmente poco nella sua essenza.
Giovanni De Leo
”Alla ricerca dell’Aurelia perduta”, tra Roma e Livorno, a cinquant’anni dal “boom economico”. Restano i pini muti testimoni dello scorrere del tempo.
Michelangelo Chiaramida
“Il Sorpasso” è un cult movie che mi ha sempre affascinato. L’Italia descritta nel film è quella che i miei genitori mi hanno sempre raccontato, un paese in rapido sviluppo in cui i contrasti erano forti ed evidenti. La corsa in auto per me ha sempre rappresentato la leggerezza di una parte della società che correva dietro ad un sogno e che poi si è persa. Dopo cinquant’anni è stato interessante confrontarsi con l’evoluzione del territorio che in qualche singolo aspetto non è ancora cambiato. Un progetto, pensato e sviluppato interamente sull’Aurelia, la strada maestra d’Italia e che si è realizzato chilometro dopo chilometro sull’onda delle emozioni.
Paolo Contaldo
Il Viaggio cinematografico-antropologico di Dino Risi raccontava un’Italia immersa nello slancio del boom economico e del primo manifestarsi del benessere diffuso. L’immagine originale era quella di un paese che scopre le vacanze, gli autogrill, le canzonette, tutto scandito e ironicamente sottolineato dal suono del clacson di Bruno Cortona (Vittorio Gassman), quarantenne inaffidabile e sognatore. Dopo cinquant’anni tutto è cambiato, l’Italia appare un luogo stanco, consumato, deluso. Dell’entusiasmo esasperato del film rimane uno sguardo malinconico e realista contrassegnato dall’evidenza dei “non luoghi” e dalla consapevolezza che la spensierata giovinezza italiana sia un lontano ricordo.
Sabrina Ingrassia
“A Robbè, che te frega delle tristezze, lo sai qual è l’età più bella? Te lo dico io qual è. E’ quella che uno c’ha. Giorno per giorno. Fino a quanno schiatta se capisce.” ( Bruno Cortona / Vittorio Gassman). Questo lavoro è stato per me una “rivelazione” poetica e universale sull’eterna dicotomia Eros-Thanatos, principio di vita, di unione e principio di distruzione. Ne “Il Sorpasso” si vince la noia percorrendo km in macchina, ci s’inventa di andare a trovare gli zii che non si vedevano da tanto tempo, si va tutti in spiaggia. In parte, si può dire che Il Sorpasso è il Poema Epico del Cazzeggio. Voglia di divertirsi e liberarsi di tutte le tensioni, le noie e le fatiche accumulate nel corso della settimana, di confrontarsi e di superarsi a vicenda. Gli incidenti, infatti, sono spesso la prova di alcune “bravate”eseguite per mostrare al gruppo il proprio coraggio e, specialmente, per non farsi emarginare da esso. Ecco arrivare l’ultimo sorpasso, l’atto finale della sconsiderata corsa del Paese verso la rovina: e a pagarla sono sempre i più indifesi.
FOTOGRAFI
Alberto Ianiro
Esperto di informatica, vive e lavora a Firenze. Si occupa di Reportage sociale e Paesaggio urbano. Dal Settembre 2010 fa parte del Deaphoto Staff partecipando alle attività didattiche espositive e progettuali dell’Associazione.
Lorenzo Rugiati
Fotografo di Advertising. Vive e lavora a Firenze. Ha collaborato nel 2006 con il fotografo Massimo Vitali nella rassegna “Il Genio Fiorentino” per la realizzazione del progetto Wi-pho. Dal 2007 fa
parte dello Staff Deaphoto con cui è impegnato attivamente in numerosi progetti. Nel 2011 si diploma al Triennio in Fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze.
Paolo Contaldo
Fotografo, grafico, web designer, vive e lavora a Firenze. Dal 2005 collabora alle attività didattiche, progettuali, espositive e di ricerca dell’Associazione Culturale Deaphoto. Fa parte del Deaphoto Staff.
La sua ricerca personale è incentrata soprattutto sulle tematiche di relazione, corpo, figura, identità.
Sandro Bini
Fotografo, docente di fotografia, fondatore e Direttore responsabile di Deaphoto, si occupa prevalentemente dell’organizzazione delle attività progettuali didattiche ed espositive dell’Associazione. La sua ricerca è incentrata
sull’indagine delle relazioni fra l’uomo e il paesaggio contemporaneo e sulla dialettica critica fra percezione e fruizione dei luoghi, legata alla contestualizzazione della propria esperienza.
Simone Cecchi
Dopo aver studiato fotografia con Deaphoto, dal 2005 è entrato a far parte dello Staff collaborando alle attività didattiche e partecipando a numerosi progetti espositivi. La sua ricerca personale è incentrata soprattutto sul Reportage sociale, il Paesaggio, il Ritratto e il Nudo.
Michelangelo Chiaramida
Laureato in Giurisprudenza, dal 2006 collabora alle attività didattiche, documentarie, espositive e di ricerca dell’Associazione Culturale Deaphoto. E’ membro del Deaphoto Staff e coordinatore dei progetti espositivi (Deaphoto Expo). La sua ricerca personale è incentrata sul Ritratto, sull’analisi delle nuove configurazioni degli scenari urbani e su una ricerca oggettuale di chiara ispirazione pop. Dal 2008 è curatore della rassegna “Scritture di luce”.
Sabrina Ingrassia
Membro del Deaphoto Staff, collabora alle attività didattiche, documentarie, espositive e di ricerca dell’Associazione.
La sua ricerca personale è incentrata sul Reportage sociologico-ambientale, la Street photography e la fotografia Architettonica e Notturna.
Giovanni de Leo
Dal 2004 fa parte del Deaphoto Staff e collabora alle attività didattiche, di documentazione ed espositive. Dal 2009 è
Docente di Storia della Fotografia ai Corsi Deaphoto. La sua ricerca personale spazia dall’analisi territoriale al Reportage, dalla Street Photography fino al Ritratto.
Silvia Giannini
Dal 2009 fa parte del Deaphoto Staff collaborando alle attività didattiche, documentarie ed espositive della Associazione. La sua ricerca personale è incentrata sul Reportage sociale, il Ritratto, la Street photography .