Sull’utilità e il danno dell’arte per la società
Un convegno internazionale riflette sulla prossima apertura di un Centro per le Arti Contemporanee a Piacenza, nel Palazzo Ex-Enel recuperato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Critici d’arte, curatori, artisti, istituzioni pubbliche, manager e imprenditori della cultura, condividono con la città metodi, idee ed esperienze.
Comunicato stampa
Un incontro pubblico per discutere filosofie e metodi per la gestione degli spazi culturali, in preparazione alla prossima apertura a Piacenza di un nuovo Centro per le Arti Contemporanee, nel Palazzo Ex-Enel. La Fondazione di Piacenza e Vigevano, in vista del suo imminente impegno in questo campo, ospita venerdì 15 aprile nel suo Auditorium di via Sant’Eufemia 15, sempre a Piacenza, il convegno internazionale dal titolo Sull’utilità e il danno dell’arte per la società. A confronto le esperienze di curatori e critici d’arte, artisti, manager e imprenditori della cultura, istituzioni pubbliche, maturate in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.
La prima sessione della giornata, in programma dalle 9.30 alle 13.00, propone un’indagine ad ampio spettro sul ruolo dell’arte nelle dinamiche sociali e relazionali della nostra contemporaneità, portando ad esempio modelli di successo che provengono sia da grandi città italiane e straniere sia da centri più piccoli, ma non affatto marginali. Due gli artisti chiamati a raccontare in che modo il contesto urbano può o meno essere funzionale al processo creativo: Riccardo Benassi, italiano da tempo residente a Berlino, e Adelita Husni-Bey, di origini italo-libiche ma autentica cittadina del mondo, forte di lunghi periodi di residenza a Londra e New York.
Insieme a loro discuteranno del ruolo degli spazi dedicati al contemporaneo Vincenzo de Bellis, fresco di nomina a curatore del dipartimento di arti visive del Walker Art Center di Minneapolis, il direttore artistico della galleria Veneklasen/Werner di Berlino Gyonata Bonvicini, il curator at large del Kunstmuseum di Trondheim Stefano Collicelli Cagol, la curatrice dei progetti speciali e della programmazione culturale del Palais de Tokyo di Parigi Myriam Ben Salah; i curatori indipendenti Francesco Garutti, già al CCA di Montreal, e Paola Nicolin.
Con la seconda fase, dalle 15 alle 18.30, ci si sposta dall’analisi della fisionomia del “contenitore” a quella del “contenuto”: ovvero alla molteplice natura che uno spazio per l’arte contemporanea può avere, passando da finalità archivistiche e documentali ad altre di natura puramente espositiva o commerciale; per arrivare a definire il ruolo del settore pubblico e quello del privato nella definizione di linee guida, scelte curatoriali e gestionali. Un tema su cui discutono il direttore del Museo Pecci di Prato Fabio Cavallucci e quello del Museo Marini di Firenze Alberto Salvadori, la curatrice del Centro le Monnaie di Parigi Chiara Parisi, l’assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, il critico d’arte Roberto Pinto, il collezionista e curatore della Collezione Righi Lorenzo Paini; il direttore della Galleria ZERO di Milano Paolo Zani e Antonio Scoccimarro, editor della rivista Mousse.
Piacenza, aprile 2016