Supermegadrops
Per questo settimo appuntamento di Supermegadrops è stato selezionato un campione significativo di opere che in diverse forme alzano un cartello di protesta contro un sistema che da troppo tempo, nella gestione delle relazioni individuali e collettive, per guadagnare l’arricchimento di pochi non riesce più a promettere la crescita delle persone, a garantire la loro libertà e il diritto universale di immaginare un mondo migliore per tutti.
Comunicato stampa
Il Mediterraneo si trova drammaticamente ad essere testimone involontario di un cambiamento epocale. Assistiamo ormai impotenti alla mutazione del clima che a tutte le latitudini provoca disastri irreparabili, ai movimenti tettonici che sconvolgono intere aree, a guerre esportate nelle zone marginali del pianeta, alla cocciutaggine e alla stupidità di chi continua ad obbedire alla convenienza del maggior profitto economico, all'esodo di intere popolazioni del Sud del mondo verso approdi più ricchi e lontani dalla fame e dai proiettili. È urgente individuare modalità di convivenze più sostenibili, che consentano di raggiungere equilibri più stabili e riducano le differenze fra la fame e l'opulenza, le democrazie e i totalitarismi. Gli artisti da sempre funzionano come termometri, che rilevano le temperature in ogni parte del corpo sociale. Spesso nel lavoro degli artisti affiorano elementi di critica, di disagio, di sofferenza e di insofferenza per un contesto imbarbarito, che mina drammaticamente le regole e i valori della civile convivenza.
Per questo settimo appuntamento di Supermegadrops selezioniamo un campione significativo di opere che in diverse forme alzano un cartello di protesta contro un sistema che da troppo tempo, nella gestione delle relazioni individuali e collettive, per guadagnare l'arricchimento di pochi non riesce più a promettere la crescita delle persone, a garantire la loro libertà e il diritto universale di immaginare un mondo migliore per tutti.