Surprise – Michela Pachner
La protagonista del quarto appuntamento è Michela Pachner, allieva negli anni Quaranta di Evangelina Alciati e di Felice Casorati, e dai primi anni Sessanta impegnata a sperimentare materiali, iconografie e tecniche in aperto confronto con le poetiche oggettuali e Pop.
Comunicato stampa
Il progetto espositivo Surprise concentra l’attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative.
La protagonista del quarto appuntamento è Michela Pachner, allieva negli anni Quaranta di Evangelina Alciati e di Felice Casorati, e dai primi anni Sessanta impegnata a sperimentare materiali, iconografie e tecniche in aperto confronto con le poetiche oggettuali e Pop.
L’interesse per le morfologie naturali è documentato in mostra da Impronta, opera del 1966 appartenente alle collezioni del Museo Sperimentale, da Acquitrino, installazione esposta nel 1972, con sottofondo di musiche elettroniche, in una personale alla galleria Stein, e dalla serie delle Conchiglie, in cui per la prima volta, a inizio anni Settanta, l’artista utilizzò fibre, tessuti, scampoli di lavoro a maglia. Da quel momento la sua ricerca si è sviluppata in forma di performance, scrittura, diario di viaggio, raccolta e rielaborazione di elementi della natura e della vita quotidiana.
L’allestimento di questa mostra propone, in accordo con l’artista, un frammento dell’intreccio inestricabile di dipinti, reperti naturali, oggetti di affezione che costituisce l’opera in perenne metamorfosi di Michela Pachner, la sua casa.
A curare il primo ciclo di Surprise è Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia Albertina di Torino.