S/V/N/ – Sun Araw
Il prolifico e idiosincratico artista, insieme al tastierista e chitarrista di fiducia Alex Gray, porta a Savana la sua musica mutante dal vivo per un viaggio nelle distese arse e sconfinate. Un’immersione transitoria tanto piacevole quanto unica, in cui è chiaro il punto di partenza ma indefinibile l’arrivo.
Comunicato stampa
Farsi avvolgere dai nuovi suoni. E’ questa una delle missioni di S/V/N/ che, dopo i bassi alieni di Holy Other, mercoledì 24 aprile allo Spazio Concept di Milano presenta Sun Araw, uno dei rappresentanti più recenti, originali e ispirati della tradizione sperimentale americana.
Texano di origine e californiano di adozione, Cameron Stallones in arte Sun Araw ha svelato singolari carte psichedeliche mischiate a ritmi afrobeat e distorsioni dub attraverso numerose uscite su cassetta, tre EP e sei album in soli quattro anni. Il prolifico e idiosincratico artista, insieme al tastierista e chitarrista di fiducia Alex Gray, porta a Savana la sua musica mutante dal vivo per un viaggio nelle distese arse e sconfinate. Un’immersione transitoria tanto piacevole quanto unica, in cui è chiaro il punto di partenza ma indefinibile l’arrivo. I brani, ricchi di linee di basso, percussioni, synth vaporosi e chitarre languide, hanno la tendenza a fondersi gli uni con gli altri, evocando una nebbia senza tempo. Nel 2012 Sun Araw è riuscito nel duplice risultato di realizzare un celebrato LP con le leggendarie voci del roots reggae The Congos e un album per la RVNG Intl., “Inner Treaty”, che lo ha riportato in acque più calme senza abbandonare le sue tipiche escursioni estatiche. http://sunaraw.com/
“A thrillingly mystical meditation of other-worldly vocals and cosmic jamming, taking dub-reggae places it's never been before” - Uncut
Il viaggio si conclude con le visioni surreali e retrofuturistiche del duo di Chicago Gatekeeper. Come in un videogame, lo show multimediale di Aaron David Ross e Matthew Arkell cerca di spingersi oltre i limiti del pop contemporaneo, tra le atmosfere post-apocalittiche dell’EP “Giza”, gli effetti THX e i beat techno acidi dell’album “Exo”. http://hipposintanks.net/artists/gatekeeper/
“Even though thick smoke was choking the room, everything felt bright, erotic, alive.” – The New York Times