Swietlan Kraczyna – Le nozze di Arlecchino
In queste opere, Kraczyna, per sua stessa ammissione, punta su tre elementi, ciascuno dei quali contiene al suo interno una forma di contrasto. Si tratta del gioco tra i colori caldi e freddi, tra la forma geometrica dei rombi e la linea organica del corpo umano, e infine dell’erotismo, che trascende fino a raggiungere un valore simbolico universale, a divenire “amore” nel suo più ampio significato.
Comunicato stampa
Il colore di Pontormo, la linea di Callot, il suono di Stravinsky, tre fonti primarie di ispirazione per Swietlan Nicholas Kraczyna, artista di livello internazionale – di origine russa, nato in Polonia e vissuto negli Stati Uniti - che noi consideriamo nostro, perché da almeno quattro decenni ha scelto Firenze e Il Bisonte come sede privilegiata del suo lavoro.
Qui è nato Icaro, qui è nato Arlecchino soggetti che hanno consentito a Kraczyna di sviluppare temi filosofici complessi, spesso legati a drammatici eventi della cronaca. Qui l’artista ha sperimentato, fin dagli anni della collaborazione con Marino Marini, la sua tecnica di incisione a colori su più lastre che non conosce rivali.
Docente al Bisonte fino dalla fondazione della scuola internazionale di specializzazione per la grafica d’arte, Kraczyna è stato costantemente a fianco di Maria Luigia Guaita che, a partire dal 1982, a scansione decennale, ha voluto mostrare in galleria i risultati del suo lavoro, presentati, nelle varie edizioni, da Pier Carlo Santini, Nicola Micieli e Antonio Natali. La tradizione continua con la mostra voluta dall’attuale direttore Rodolfo Ceccotti che si inaugura giovedì 9 febbraio in galleria, e che ha come titolo Le nozze di Arlecchino, circa quaranta opere in tecniche diverse in particolare acquarelli e incisioni.
In queste opere, Kraczyna, per sua stessa ammissione, punta su tre elementi, ciascuno dei quali contiene al suo interno una forma di contrasto. Si tratta del gioco tra i colori caldi e freddi, tra la forma geometrica dei rombi e la linea organica del corpo umano, e infine dell’erotismo, che trascende fino a raggiungere un valore simbolico universale, a divenire “amore” nel suo più ampio significato. Per questo al termine nozze di Arlecchino che dà il titolo alla quarta mostra di Kraczyna al Bisonte, va attribuito un senso particolare. Arlecchino rimescola tutte le carte, e indica come la sua storia, che è anche la storia dell’umanità, possa avere uno sbocco diverso da quello che il copione sembrava avergli prescritto.