Sylvie Fleury – Turn Me On

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI - LINGOTTO
Via Nizza 230, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a domenica, dalle 10 alle 19

Vernissage
26/05/2022

solo su invito

Biglietti

Intero € 12 Ridotto € 10 gruppi, over 65, convenzionati. Ridotto speciale € 4 scuole, ragazzi 6-16 anni Gratuito 0-6 anni non compiuti, disabili e accompagnatori, possessori “Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta” e “Torino+Piemonte Card”

Artisti
Silvye Fleury
Curatori
Lucrezia Calabrò Visconti, Sarah Cosulich
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale

Pinacoteca Agnelli presenta la mostra Turn Me On dell’artista Sylvie Fleury (Ginevra, 1961) a cura di Sarah
Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti.

Comunicato stampa

Pinacoteca Agnelli presenta la mostra Turn Me On dell’artista Sylvie Fleury (Ginevra, 1961) a cura di Sarah
Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti.
Dal 27 maggio 2022 al 15 gennaio 2023 l’esposizione personale di Fleury darà il via alla nuova programmazione
di mostre temporanee di Pinacoteca.
La programmazione espositiva di Pinacoteca Agnelli dei prossimi tre anni include mostre personali dedicate
ad artiste e artisti che con il loro lavoro costruiscono punti di contatto tra la storia dell’arte del ventesimo
secolo e le pratiche artistiche contemporanee. Il programma comprende inoltre mostre collettive
intergenerazionali sviluppate intorno a tematiche trasversali e a diverse epoche storiche. L’attività espositiva
di Pinacoteca risponde all’urgenza di far incontrare i diversi pubblici dell’arte attraverso progetti inediti
prodotti specificamente dall’istituzione e narrazioni immaginate per tutte e tutti.
Le mostre avranno una duplice missione: da un lato permettere al pubblico di Pinacoteca di confrontarsi con
linguaggi e tematiche rilevanti per la contemporaneità, attraverso la presentazione di progetti sperimentali in
linea con il discorso culturale più attuale. Dall’altro valorizzare la funzione del museo come strumento
storiografico, offrendo ad artiste e artisti la possibilità di produrre presentazioni autorevoli, che
contribuiscano alla scrittura della storia dell’arte.
Il nuovo programma di mostre temporanee si inaugura con la mostra personale di Sylvie Fleury intitolata Turn
Me On. Pensata e progettata con l’artista per gli spazi di Pinacoteca, l’esposizione comprende opere preesistenti
e nuove commissioni, in un percorso immersivo che attraversa i nuclei tematici fondamentali della sua ricerca.
Il progetto rappresenta la più estesa mostra in Italia dedicata a Fleury fino a oggi e segna un'importante
tappa nella sua trentennale pratica artistica - rilevante non solo per la storia dell’arte contemporanea ma
anche per le ricerche emergenti.
A partire dalla fine degli anni Ottanta, l’approccio di Fleury ha incluso video, scultura, neon, pittura, suono e
performance, spesso sommate in installazioni ambientali che affiancano opere nuove ed esistenti in un progetto
unitario. La produzione eclettica di Fleury è stata alternativamente associata a diverse correnti artistiche,
senza mai essere completamente esauribile in nessuna di esse. Materiali e linguaggi quali l’appropriazionismo
della Pop Art e l’estetica del Minimalismo sono esagerati, distorti o travestiti dall’artista, con l’effetto di una
critica tagliente del contesto storico e politico in cui tali correnti sono nate. La messa in discussione dei
paradigmi della storia dell’arte occidentale, come l’idealizzazione dell’artista uomo e la complicità dell’arte
con le dinamiche del consumismo, hanno portato la critica a vedere nel lavoro di Fleury influenze del pensiero
post-femminista e della critica istituzionale.
“Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di
produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche
di genere. Oggetti, simboli e immaginari provenienti dall’ambito della moda, del cinema, delle sottoculture pop,
delle corse di Formula 1, della fantascienza e dell’arte contemporanea vengono assorbiti nel vocabolario visivo
di Fleury e utilizzati per costruire narrazioni impreviste. Il risultato sono immagini seducenti e radicali in cui
la messa in discussione degli stereotipi di genere promossi dalla cultura di massa come dalla storia dell’arte
coesiste con la possibilità di trasformarli in un’arma.
BIOGRAFIA
Sylvie Fleury è nata nel 1961 a Ginevra, dove vive e lavora. È stata oggetto di importanti mostre in musei di
tutto il mondo, tra cui recentemente Guggenheim Museum, Bilbao (2021); Song Art Museum, Pechino (2019);
Kunstraum Dornbirn, Austria (2019); e Villa Stuck, Monaco (2016). Le opere di Fleury sono state acquisite da
prestigiose istituzioni quali il Museum of Modern Art, New York; Centre Pompidou, Parigi; e UBS ArtCollection,
Svizzera. Nel 2018 le è stato conferito il Premio svizzero Meret Oppenheim e nel 2015 il Premio Société des Arts
de Genève.