T-yong Chung
È un’azione rivolta al futuro e alla sua costruzione, quella che T-yong Chung propone in questa prima personale presso la galleria Renata Fabbri.
Comunicato stampa
Nella cultura orientale la rimozione e la cancellazione rappresentano gesti e dettagli costruttivi. Quel vuoto dovuto alla negazione e al consumarsi del tempo indica spazio per il nuovo. È un’azione rivolta al futuro e alla sua costruzione, quella che T-yong Chung propone in questa prima personale presso la galleria Renata Fabbri. “Cancello le immagini per bilanciarle con il vuoto. Rispettando le origini per ritrovare un altro spazio”.
Absence, rupture and removal are considered as constructive gestures in Oriental Culture. That void produced through the consumption and obliteration of time makes way for the new. In his first solo show at Renata Fabbri Gallery, T-Yong Chung proposes an action towards the future and its construction. “I delete images to balance them with the void. Observing the origins to find another space”