Tamas Jovanovics

Informazioni Evento

Luogo
MAAB STUDIO D'ARTE
Riviera San Benedetto 15, Padova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Su appuntamento, dal mercoledì al sabato dalle 16.30 alle 19.30

Vernissage
09/11/2013

ore 18

Artisti
Tamas Jovanovics
Generi
arte contemporanea, personale

MAAB Gallery presenta, nella sede di Padova, la mostra personale dell’artista ungherese Tamas Jovanovics.

Comunicato stampa

MAAB Gallery presenta, nella sede di Padova, la mostra personale dell'artista ungherese Tamas Jovanovics.
Alla base della ricerca artistica di Jovanovics, nato a Budapest nel 1974, si individua il desiderio di raggiungere una libertà percettiva estranea alla realtà, fisica e concreta, della quotidianità. Il continuo susseguirsi, sulla superficie pittorica, di sottilissime e ordinate linee orizzontali determina il distacco delle opere da qualsiasi elemento narrativo e storico. Di fronte ad esse, lo spettatore si trova immerso in uno spazio metafisico, inesplorato e sospeso nel tempo.
Le linee, elementi primigeni a prima vista semplici, appaiono sospese come i fili che compongono l’ordito di un filato privato della trama; attraverso la contemplazione dello spettatore, esse si apriranno verso un universo trascendente. Queste opere offrono così, al fruitore, la possibilità di estraniarsi dal tempo comune, per una visione intima della propria identità.

Opening: Saturday, November 9th, 2013. 6:00 p.m.
From November 11 to January 9.
From Wednesday to Saturday: 4:30 p.m. – 7.30 p.m. on appointment
MAAB Gallery, Riv. San Benedetto 15, Padua

MAAB Gallery presents in its location in Padua the solo show of the Hungarian artist Tamas Jovanovic.
Jovanovics, born in Budapest in 1974, puts at the basis of his artistic research the desire to achieve a perceptive freedom unknown to physical and concrete everyday life and reality. The continuous flow of tiny and neat horizontal lines produces a detachment of the artworks from every narrative or historical references. Before them, the audience finds himself lost in a metaphysical space, timeless and still unexplored.
The lines, at a first glance primordial and simple, shine hanging as wires of a warp of spun without its weave. Through the gazing, the audience makes these lines open toward a trascendent universe. In this way, the artworks offer the user the chance to abstract himself from the ordinary idea of time and to reach a deeper vision of his own identity.