Tamás Kaszás – Lost Wisdom – a Folk – Science display
In questa occasione l’artista propone una grande installazione che prende spunto da un display noto come “news-wall” utilizzato nell’Ungheria socialista per la propaganda e la comunicazione in scuole, luoghi di lavoro e istituzioni diverse.
Comunicato stampa
//Press release
(EN)
collicaligreggi has the pleasure of presenting the second solo exhibition by the Hungarian artist Tamás Kaszás, entitled: Lost Wisdom - a Folk - Science Display, opening on June 23, 2017.
On this occasion the artist has created a large installation, inspired by the kind of "news-wall" displays used in socialist Hungary for propaganda and communication in schools, workplaces and various institutions. Same time the structure works like the centre of a tribal gathering where people share information by self made posters or tableaus. Hanging on the structure, which is made entirely of wood, there are graphics, paintings and drawings on paper and boards made between 2009 and 2017.
These works made with various simple printing techniques or easily available drawing tools represent a futuristic imagery, and illustrate probable scenarios resulting from the fall of modern civilization, caused by possible ecological and economic disasters.
A catalogue of images describes situations involving the creative and empowering forces of future societies, used both to determine new self-sufficient life practices and collective forms of cooperation, as well as mastering the escalation of violence due to rivalry in procuring the resources required for survival.
The works were created using inexpensive and accessible materials (such as linoleum for floors) and simple techniques (silk-screen printing and wood engraving). This choice follows the visual codes and traditional methods for reproducing visual agitation, such as the prints of the 1920s, which, for reasons of sustainability and security, had to be made quickly and cheaply. In case the digital technology infrastructure collapses, or in times of shortage, these techniques would still be useful.
Some pieces clearly recall advertising posters, and once applied to wooden backboards, recall the communication forms used in socialist era teaching and propaganda.
The Hungarian artist's work has always put forward political and social themes, proposing a conscious aesthetic vision of the persuasive and communicative force of art in relation to its historical path in countries such as Hungary, deeply marked by an art that has always tackled the reasons for agitation or propaganda..
With a consciously retro and poor style, he proposes an idea of contemporaneity whose ethical and aesthetic values are based, inter alia, on the consciousness of the role of the artist in our society, on the sustainability of creative processes and on the bond with history, distancing himself from a sensationalist, voyeuristic and superficial view that has characterized social art in the recent past.
collicaligreggi
//Press release
(IT)
La galleria collicaligreggi ha il piacere di presentare la seconda personale dell’artista ungherese Tamás Kaszás dal titolo: Lost Wisdom - a Folk - Science Display che inaugura il 23. 06. 2017
In questa occasione l’artista propone una grande installazione che prende spunto da un display noto come "news-wall" utilizzato nell'Ungheria socialista per la propaganda e la comunicazione in scuole, luoghi di lavoro e istituzioni diverse. Allo stesso tempo la struttura funziona come il luogo per una riunione tribale dove le persone condividono informazioni grazie alla presenza di poster e tableaus. Appesi alla struttura, realizzata interamente in legno, ci sono grafiche, dipinti e disegni su carta e tavole realizzate tra il 2009 e il 2017.
Tali opere, realizzate con differenti e semplici tecniche di stampa o con semplici strumenti di disegni, rappresentano un immaginario futuribile, e illustrano probabili scenari conseguenti alla caduta della civiltà moderna, causati da possibili catastrofi ecologiche ed economiche.
Un catalogo di immagini che descrivono situazioni che coinvolgono i poteri creativi ed emancipatori delle future società, impiegate sia a determinare le nuove pratiche di vita autosufficiente e le forme collettive di cooperazione; quanto a padroneggiare l'escalation di violenza dovuta alla rivalità per il procacciamento delle risorse necessarie alla sopravvivenza.
Per la realizzazione di queste opere vengono impiegati materiali poco costosi e accessibili (ad esempio linoleum per pavimenti) e semplici tecniche (stampa serigrafica e incisione su legno). Una scelta che ricalca i codici visivi e i mezzi tradizionali per la rappresentazione di fenomeni di protesta, come ad esempio per le stampe degli anni '20 che per ragioni di sostenibilità e di sicurezza dovevano essere realizzate in tempi brevi e a costi minimi. Tecniche che in caso di collasso dell'infrastruttura tecnologica digitale o in situazioni di scarsità - potrebbero rivelarsi utili ancora.
Alcuni pezzi ricordano in modo evidente manifesti pubblicitari, e una volta applicati su fondi in legno, richiamano alla mente forme di comunicazione didattica e propagandistica dell’era socialista.
L’artista ungherese da sempre propone un’arte fortemente collusa con temi politi e sociali, proponendo una visione estetica cosciente della forza persuasiva e comunicativa dell’arte in relazione al suo percorso storico in paesi, come l’Ungheria, profondamente segnati da un’arte che ha sempre fatto i conti con le ragioni della propaganda.
Egli con ino stile consapevolmente retrò e povero, propone un’idea di contemporaneità i cui valori etici ed estetici si basano, tra l’altro, sulla coscienza del ruolo dell’artista nella nostra società, sulla sostenibilità dei processi creativi e sul legame con la storia, e prende le distanze da una visione sensazionalista, voyeuristica ed epidermica che ha contraddistinto l’arte sociale in un recentissimo passato.