Tano Pisano – Pesci e..
Novanta opere circa, tra pitture, sculture, ceramiche, incisioni e disegni, eseguiti dai primi anni novanta del secolo scorso fino ad oggi; novanta opere attraverso le quali, Tano Pisano ci permette di approfondire il suo personale percorso che lo ha visto coinvolto, in maniera intensa, negli eventi artistici internazionali del XX e del XXI secolo.
Comunicato stampa
Dopo il successo di pubblico e di stampa della mostra all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, l’artista Tano Pisano, italiano di nascita ma cosmopolita di formazione, residente in Spagna da oltre vent’anni, giovedì 21 luglio, alle ore 19.00, inaugura alla Villa Paolina di Viareggio, negli spazi dell’ex Pinacoteca e delle antistanti sale affrescate, la mostra Pesci e… , a cura di Paola Cassinelli,
Novanta opere circa, tra pitture, sculture, ceramiche, incisioni e disegni, eseguiti dai primi anni novanta del secolo scorso fino ad oggi; novanta opere attraverso le quali, Tano Pisano ci permette di approfondire il suo personale percorso che lo ha visto coinvolto, in maniera intensa, negli eventi artistici internazionali del XX e del XXI secolo. Rispetto alla mostra fiorentina, dove si indagava in particolare il mondo marino e i suoi abitanti, a Villa Paolina troviamo, oltre a questi, anche altri temi a lui cari paesaggi, fiori, frutti, ritratti, forme astratte, risultato di lunghi anni di ricerca artistica effettuata in giro per il mondo. Una mostra da non perdere per la sua curiosa capacità di fondere stili e tendenze del passato, riconducibili alle più disparate tradizioni e fonti culturali, senza trascurare l’aspetto ludico ed estetico dell’arte, troppo spesso dimenticati nei secoli recenti. L’artista procede verso il recupero di una classicità che non significa analisi sulla bellezza, ma sulla potenza del disegno inteso come compiutezza libera e organica della figura senza sottostare a regole di grammatica accademica.
Nato a Lentini nel 1947, Tano Pisano consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte di Catania nel 1964 e poi si trasferisce a Roma, dove studia all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Luigi Montanarini, Franco Gentilini e Mino Maccari. Nel 1965 Lara Vinca Masini lo vuole in una sua collettiva presso la Galleria Numero e l’anno successivo espone alla Galleria de Paris in via Margutta a Roma. Sono numerosi i suoi esperimenti nell’utilizzo della pittura come terapia e forma d’espressione presso le case di cura psichiatriche di Gorizia, Schlevig-Holstein (Germania Occidentale) e Upsala (Svezia). Nella metà degli anni settanta si trasferisce in Danimarca e inizia a lavorare come designer per la ILLUM a Copenaghen ed esegue i murali nel monumento nazionale danese la Den Gule Cottage a Klampenborg costruita dall’architetto Bindesboll. E’ del 1978 la sua partecipazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Parigi con il Billdestoffteather. Nonostante abbia continuato a lavorare e sperimentare tecniche differenti fino alla metà degli anni novanta, Tano Pisano decide di non sottostare alle leggi del mercato e sceglie di realizzare opere d’arte solo per committenti selezionati, guadagnandosi da vivere con un mestiere altrettanto creativo quale quello della culinaria. Apre un piccolo ma raffinatissimo ristorante a Copenaghen, frequentato per la particolarità dei suoi piatti dalla stessa regina. Inquieto e curioso comunque non si ferma e si trasferisce in Francia, viaggia in Germania e arriva per caso sulle coste della Spagna settentrionale per trascorrere una breve vacanza ma, al momento di ripartire, cambia idea e sceglie la Catalogna come patria. Llafran, Palafrugell, Girona, Barcellona, diventano i luoghi delle sue ispirazioni ed esposizioni. Numerose personali si alternano tra la Spagna, Francia, Danimarca, Germania e Italia. Nel 2004 esegue il murale in ceramica al Grosse Eschenheimer Strasse di Francoforte e nello stesso anno inizia il lungo progetto, conclusosi nel 2006, della Cappella votiva nella Chiesa di Sant Martì a Parafrugell dove pitture, ceramiche, vetri, ferro battuto, sculture si fondono realizzando un ambiente di grande suggestione.
Nel 2007 Pisano è in Italia, prima al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti), nella collettiva “Oltre l’oggetto: Morandi e la natura morta oggi in Italia” e poi a Lucca, alla Fondazione Ragghianti, nella mostra “L’alibi dell’oggetto: Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia”.
Quest’anno l’artista ha deciso di tornare nel nostro paese, scegliendo come prima tappa Firenze, una città difficile, che comunque conosce bene, dove non mancano gli artisti, ma nemmeno i critici, una città che vive da sempre sulla cultura e rappresenta in ogni sua peculiarità il mondo dell’arte.
La mostra è accompagnata da un libro da artista, con testi di Paola Cassinelli e Tano Pisano.