Tante sfumature di grigio…
Questa mostra ammicca senza dubbio al noto libro da cui è anche stato tratto un film di successo, soprattutto per le sue valenze erotiche ma, in questo caso, le sfumature di grigio che si leggono nelle opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa, Nunzio, Giuseppe Spagnulo e Walter Valentini, esprimono ben altre emozioni e ben altri concetti.
Comunicato stampa
Sabato 10 ottobre 2015, aderendo all’iniziativa "In Contemporanea" - un percorso espositivo che unisce sette gallerie d’arte moderna e contemporanea di Reggio Emilia - la Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO inaugurerà alle ore 18, nella sua nuova sede, la mostra “Tante sfumature di grigio….”
Questa mostra ammicca senza dubbio al noto libro da cui è anche stato tratto un film di successo, soprattutto per le sue valenze erotiche ma, in questo caso, le sfumature di grigio che si leggono nelle opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa, Nunzio, Giuseppe Spagnulo e Walter Valentini, esprimono ben altre emozioni e ben altri concetti.
Oltre a ricordarci il nostro fumoso presente, ci parlano del grigio come colore dell’urbanistica contemporanea per la natura dei suoi materiali, di regni impenetrabili, di spazi inviolati, di mondi cosmici, che sono così da sempre, di un elemento privo di consistenza e di spessore come la cenere, residuo di fuochi che ardono altrove.
Quando però il grigio accenna alle tonalità dell’argento, allora ritroviamo le cifre dell’energia, del brio e della velocità delle luci che connotano questo metallo, creando mutevolezza e movimento.
Non ci dimentichiamo anche che l’infinito labirinto del nostro inconscio ci viene incontro con i toni di un grigio profondo e stimolante. Le immagini che troviamo nelle opere dei sopraddetti artisti appartengono dunque a una lingua lontana dalla nostra quotidianità, anche da quella muta delle cose che ci assalgono, e del corpo. Eppure queste emozioni cromatiche spesso convergono in un punto, o in un luogo mentale a noi prossimo, legate indissolubilmente al vissuto della memoria e ad un mistero che regola le vicende sotterranee di questo vissuto.
La mostra avrà luogo nella nuova sede espositiva della Galleria che, dopo quasi sedici anni trascorsi nella storica sede di Via Emilia San Pietro si é trasferita in Via Sessi 1/F, nel cuore pulsante della città.
Con questa esposizione la Galleria partecipa all’undicesima edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI.
Sabato 31 ottobre alle ore 18: presentazione performativa del libro La strada collettiva
Francesca Proia, Anastasia Mostacci, Adele Cacciagrano, La strada collettiva, Il Vicolo Editore, collana “Le Ricordanze”, 2015
Introduzione di Hshewa Sinbeauti e Luigi De Angelis
Postfazione di Marisa Zattini
Alle autrici e all’editore è affidata la presentazione di questo volume fresco di stampa: un libro a tre voci che parla di differenti percezioni, di sogno lucido, di corpi sottili, di punto-sorgente e del soffio, capace di modificare ciò che crediamo essere la realtà.
La strada collettiva è un progetto che ha avuto luogo nel dicembre 2012 negli spazi del MAR di Ravenna per il quale Francesca Proia ha coinvolto undici artisti, provenienti da ambiti eterogenei, nella formazione di una micro comunità del sogno guidato, per sette giorni.
Guarigione, trasmutazione del pesante in leggero, spostamento istantaneo del punto di vista, alleggerimento del corpo, germogliare: ogni cosa diviene possibile a partire dall’istante in cui si prova per la prima volta la sensazione di essere coscienti di stare sognando. Questo è il sogno lucido. Apprendere il sogno lucido apre istantaneamente ad una differente percezione del mondo.
Il libro è testimonianza ed espansione ulteriore dell'esperienza al Mar. Una sorta di performance di lunga durata che, oltre alla dimensione del sogno, sviluppa soprattutto l’aspetto della ricerca collettiva e dell’intersoggettività con le voci di Anastasia Mostacci che traccia una bellissima mappatura cromatica partendo dallo sviluppo di un nucleo energetico-seme per attraversare tutto lo spettro delle proprietà armonizzanti della luce-colore e di Adele Cacciagrano con cui si varca la soglia della comunione nella conoscenza atopica delle “essenze arboree”. Una ricerca volta a sperimentare il parallelismo fra “corpo umano” ed “elemento albero” fra metafore, esercizi di pensiero e versi poetici.