Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA PLAUMANN
via Santa Marta 8, Milano , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/09/2014

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra Techne, collettiva di arte contemporanea che presenta una selezione di scultori e pittori di cui alcuni di fama internazionale.

Comunicato stampa

Milano, via Santa Marta. Mercoledì 17 Settembre presso la Plaumann Art Gallery si inaugura la mostra Techne, collettiva di arte contemporanea che presenta una selezione di scultori e pittori di cui alcuni di fama internazionale: Maria Cristina Carlini, Davide Dall' Osso, Alessandra Bisi, Lucio Forte, Manuela Furlan, Romeo Michelotto e Maurizio Zucchellini.
La mostra curata dall' Arch. Lucio Forte presenta opere pittoriche e scultoree di alto livello tecnico ed espressivo.
"Techne" in greco antico significa arte, la radice della parola greca ci svela come il vero significato di arte indica un' attività svolta attraverso la padronanza e l'abilità nell'utilizzo di mezzi tecnici, non una pura improvvisazione creativa slegata da un metodo e neppure un minimalismo che non sia la sintesi di uno studio tecnico.
Il lavoro di scouting relativamente a questo concetto a portato alla selezione di artisti con alle spalle un profondo percorso sperimentale.
Opening con rinfresco Mercoledì 17 Settembre ore 18:00, presso Plaumann Art Gallery, via Santa Marta 8, Milano.
La rassegna è visitabile fino al giorno 1 Ottobre, nei seguenti orari: Mar-Sab 10:00-13:00, 14:30-18:30, Domenica su appuntamento
Free entry.

Testo critico

Secondo il poeta greco antico Esiodo, vissuto a cavallo tra l' VIII ed il VII secolo a. C., che si occupò nelle sue opere di riorganizzare un ordine genealogico delle divinità greche, la tecnica fu donata agli uomini dagli dèi per sopperire alla loro intrinseca debolezza.
Le divinità possedevano le tecniche non perchè le avessero inventate o apprese, bensì come caratteristica specifica ed identificativa della loro essenza.
La parola greca techne, viene correntemente tradotta con "arte" nel senso di "perizia", "saper fare", "saper operare".
Lo studio delle parole racchiude verità non da scoprire ex-novo, ma solo da svelare, perchè nascoste e già pronte nell’etimologia delle parole, già inventate dalla storia degli uomini che nel tempo hanno nominato le cose del mondo a seconda di come le comprendevano.
Un susseguirsi di uomini che hanno trasformato e rielaborato le parole costituendo un' intelligenza collettiva distesa nella storia ed inconsapevole al singolo individuo, un' intelligenza che vive di vita propria, che non è identificabile in ognuno di noi ma è tutti noi vivi e vissuti nella storia stessa.
L’ermeneutica è la disciplina che si pone questo scopo, di rispolverare le radici delle parole per riappropriarsi delle verità. Ermeneutica da Hermes messaggero ed interprete degli dei dell’Olimpo.
Secondo questo concetto la parola techne ci fa comprendere che cosa è l'arte, cosa significa la parola arte ovvero la tecnica, la capacità, manuale e non, di fare qualcosa che si svolge secondo una regola.
Quindi, se si parla di arte, utilizzando il reale e corretto significato della parola, siamo lontani da puri approcci pseudo-concettuali o minimalisti che non prevedono uno studio ed un metodo e pure da una creatività libera da regole.
L'arte prevede una tecnica, che sia pure essa interiorizzata e conseguentemente spontanea.
Gli strumenti di pittori e scultori del passato, pennelli, scalpelli, pigmenti, tele erano il risultato costruttivo della più alta tecnologia.
L'artista quindi è un tecnico che conosce il metodo che lui stesso ha inventato, non è un mero esecutore di progetti altrui e neppure un mero creativo senza metodo.
Riappropriarsi del corretto significato di arte permette di godere di opere di alto livello tecnico ed espressivo, dalle quali traspare in modo indiscutibile la perizia dell'artista, ovvero la qualità di chi, per naturale abilità e/o lunga pratica, conosce ed esercita un’arte, con padronanza assoluta dei mezzi tecnici ad essa relativi.
Riappropriarsi del corretto significato di arte vuol dire quindi riconoscere l’artista come colui che decide di sfruttare un’opportunità divina, ovvero di utilizzare ciò che Efesto ed Athena donarono a noi uomini già nell' VIII secolo a.C.: la Techne.
Lucio Forte 2014