Tecnologie urbane
Un’indagine, attraverso le arti visive, sulle relazioni nel tempo tra lo sviluppo metropolitano e le tecnologie.
Comunicato stampa
“È delle città come dei sogni: tutto l'immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura. Le città, come i sogni, sono costruite di desideri e di paure”. Questa riflessione di Italo Calvino offre una delle possibili chiavi di interpretazione di “Tecnologie Urbane”, la mostra a cura di Luca Ceresoli e Serenella Di Marco, prodotta e voluta fortemente da CoopCulture, che Palazzo Merulana propone al suo pubblico dall’8 giugno a domenica 3 settembre 2023.
Il progetto espositivo non a caso arriva proprio nell'anno in cui si celebra il centenario della nascita di Calvino che, con le sue “Città invisibili”, ha tracciato una geografia del pensiero e dell'immaginazione non meno concreta di quella reale.
“In quest’ottica Palazzo Merulana, spazio rigenerato che nasce dalla ceneri dell’ufficio Igiene di Roma sino a diventare museo regionale, si configura proprio come il luogo ideale in cui innestare e innescare Tecnologie Urbane grazie alla sua storia e alla sua stessa natura, la cui vocazione, sin dall'apertura, è quella di farsi interprete e divulgatore delle pratiche artistiche contemporanee legate alla comunità e al territorio e di valorizzarne risorse e relazioni” spiegano i due curatori.
Ceresoli e Di Marco si interrogano, dunque, sulle relazioni tra lo sviluppo metropolitano e le tecnologie nel corso del tempo, attraverso le arti visive, portando avanti la loro indagine da 5 angoli visuale: la memoria; la street art; il punto di vista sociale; la tecnologia; l’ispirazione.
Un percorso multidisciplinare che si confronta con quante più voci possibili nel panorama della città, per restituirne una visione organica, materiale e immateriale insieme. Da artisti storici e presenti all'interno della collezione permanente, come Giorgio De Chirico e Franco Gentilini, ad artisti viventi che hanno esposto già a Palazzo Merulana, come Bruno Aller; da street artists di calibro internazionale come Insane51, Invader e Krayon, influenzati dalle manipolazioni digitali, a Nuvola Project e la performer Francesca Fini, che lavorano con i big data e il metaverso; dal lavoro di Lorenzo Romito, dedicato ai migranti di seconda generazione, agli artisti partecipanti al progetto “Strada maestra” di Arci Solidarietà Onlus, sostenuto dall’8 per mille della Chiesa Valdese, in collaborazione con Binario95; da Tommy Nicoletti, artista della Fondazione Cervelli Ribelli, realtà impegnata per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con neurodiversità, fino ad Antonia Ciampi, che manipola elementi di segnaletica stradale per diffondere messaggi universali.
Palazzo Merulana, capofila della DMO ES.CO., che mette insieme soggetti pubblici e privati per definire in modo sostenibile la “destinazione turistica Esquilino”, ospiterà l'intero progetto creando una fitta rete di scambi e connessione con il territorio circostante.
La mostra sarà accompagnata da alcuni appuntamenti di approfondimento didattico con un calendario di percorsi di visita guidati dai curatori, da attività extra-scolastiche dedicate alle scuole del territorio, in collaborazione con la DMO ES.CO., e da un reading a cura de La setta dei poeti estinti dedicato a “Le città invisibili” di Calvino.
Il progetto espositivo Tecnologie Urbane gode del patrocinio di Municipio Roma I Centro e Fondazione Enpam, nonché del supporto di ATAC SpA - Azienda per la mobilità, Ce.I.S don Mario Picchi ETS e Piazza Vittorio APS. E’, inoltre, realizzato con l'ausilio e il supporto degli sponsor tecnici di Claudio Mannoia, Promu – All for music,Tecnology srl.
_______________
Luca Ceresoli è un giovane curatore e docente romano. Dopo gli studi alla Sapienza si trasferisce a Milano, dove inizia il suo percorso lavorativo presso Fondazione CRT, assistendo all’organizzazione del festival FOG Performing art e seguendo la stagione teatrale della Triennale di Milano. Tornato a Roma, partecipa come assistente curatoriale al festival I Art Madonie e inizia a curare alcuni progetti come indipendente. Con Tecnologie Urbane presenta per la prima volta una mostra all’interno di uno spazio museale.
Serenella Di Marco, storica dell'arte, è responsabile dell'Ufficio mostre e didattico di Palazzo Merulana. Ha maturato un'esperienza più che decennale nell'ambito dei servizi educativi tra Roma e la Sicilia, dedicandosi in particolar modo alla divulgazione e valorizzazione di contenuti culturali indirizzati a tutti i pubblici con esigenze speciali. Esperta di espressioni grafiche contemporanee del Medio Oriente, nel 2011 ha pubblicato "Fumetto e animazione in Medio Oriente: da Persepolis a Walzer con Bashir, i nuovi immaginari grafici dal Maghreb all'Iran", edito da Tunué.