Tellas – Lago
“Lago” racconta del lungo e recente viaggio di Tellas in Canada, compiuto la scorsa estate: una scoperta, una visione.
Comunicato stampa
MAGMA gallery è lieta di presentare la mostra personale di Tellas, “Lago”, dall’1 febbraio al 16 marzo 2019.
“Lago” racconta del lungo e recente viaggio di Tellas in Canada, compiuto la scorsa estate: una scoperta, una visione. Ognuna delle opere esposte, realizzate appositamente per la mostra, rappresenta un frammento, un ricordo, una fotografia, una suggestione dei colori e dei paesaggi vissuti dall’artista e riportati su tela con una palette completamente inedita.
Questo solo show diventa così un’ulteriore e importante tappa nel percorso dell’artista condiviso con MAGMA gallery fin dal 2016.
“Lago” è un viaggio on the road di 2500 km su territorio canadese, da Montreal a Toronto, seguendo il fiume San Lorenzo, incontrando Kingston sul lago Ontario e arrivando poi alla Bruce Peninsula e al lago Huron, per raggiungere infine le cascate del Niagara. 500 km al giorno, fra i laghi e le foreste dell’Ontario; paesaggi sconfinati, una natura essenziale, in cui i colori del rosso, del verde e del giallo contrastano con le tinte fredde dei grandi laghi.
Se nella precedente mostra, “Tropico”, Tellas aveva ritratto la forza naturale della costa est dell’Australia, conosciuta anche grazie ad un ciclo di grandi commissioni pubbliche, in Lago è chiara e potente la sua evoluzione artistica. Alla preziosità dei dettagli riportati con la cura e l’incredibile tecnica che lo contraddistinguono, si aggiungono potenti come mai prima delle nuove forme, dei nuovi e sorprendenti equilibri compositivi.
Le tele vengono suddivise in riquadri dai colori e dettagli differenti, uniti da silhouettes bianche, solide, che si sovrappongono ai colori vibranti e ai dettagli sullo sfondo dando nuova forza all’opera, esaltata anche da dripping liberi come in “Toronto’s Chinatown”. In altre opere come “Tobermory”, larghe campiture scure sono squarciate, lasciando intravvedere sfondi rigogliosi. Colori essenziali e segni netti vogliono esprimere la forza di quell’ambiente naturale inabitato, silenzioso e vitale e fertile al tempo stesso. In tele come “Forest Mills”, invece, la massa autunnale delle foglie, simile ad un intrico rossastro che sembra muoversi al vento, subisce un graffio, uno strappo, fatto di luce o colore. In questi interventi Tellas rivede istanti di immagini semplici, come l’osservare il cielo sdraiato sotto un albero, intravvedendo la luce fra le foglie.
La ricerca artistica di Tellas risponde alla necessità di tornare ad una connessione più intima con la natura: nelle opere dell’artista la forza centrifuga degli elementi e il movimento istintivo di alcuni tocchi di colore, preannunciano che al caos, alla rivoluzione in corso dei nostri orizzonti, seguirà una nuova calma. Ogni grande murales, pittura o lavoro su carta di Tellas descrive un mondo, lontano o vicino, reale o immaginario, una natura primordiale e un'energia da cui ci sentiamo inconsapevolmente attratti.
Le partecipazioni di Tellas (Cagliari, 1985) a festival internazionali sono innumerevoli, tra le altre si ricordano Artmossphere, prima Biennale di Street Art tenutasi a Mosca nel 2014 e La Tour Paris Project, 2013, considerato uno dei progetti più innovativi di arte contemporanea di tutto il mondo. Nel 2015 completa un’enorme opera pubblica a Cagliari, città capitale della cultura italiana per quell’anno, mentre nel 2016 compie importanti interventi pubblici a Madrid, Spagna, e ad Albany e Perth, Australia. Di rilievo sono anche le collaborazioni con alcuni brand storici di moda italiana, tra cui Ferragamo e Marni. Con quest’ultimo, Tellas realizza in due periodi differenti dei video e dei progetti, presentati anche in occasione della 56° Biennale di Venezia. Nel 2017, Tellas ritorna in Australia, selezionato dalla municipalità di Townsville per realizzare un maestoso intervento pubblico nella città. Nel 2018 le sue opere sono state esposte al Museo Gagliardi di Noto in occasione della mostra “ABSTRACTA – da Balla alla Street Art”, che ripercorre un secolo di pittura astratta italiana dai precursori Futuristi fino ai più significativi artisti contemporanei provenienti dalla street art.