Tentazioni d’artista
Opere e gioielli contemporanei in mostra.
Comunicato stampa
Gioielli d’artista: sculture da indossare
La nuova mostra fiorentina della Galleria Frediano Farsetti, aperta al pubblico dal 15 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013, propone un intrigante confronto tra arte e gioielleria.
Per ciascuno degli artisti presenti saranno infatti esposte non solo le opere d’arte, ma anche alcuni gioielli da loro disegnati, vere e proprie sculture da indossare. Nella maggior parte dei casi questi gioielli sono stati realizzati in un numero molto limitato di esemplari, certificati e garantiti.
Sarà così una duplice tentazione, sia per i materiali preziosi impiegati, sia per la geniale e originale creatività.
Gli artisti
Sono stati selezionati quattordici artisti, tra i più noti e meglio rappresentativi del vasto panorama internazionale:
Arman (Nizza 1928 – New York 2005)
Julien Blaine (Rognac 1942)
Pol Bury (Haine-Saint-Pierre 1922 – 2005)
Enzo Cucchi (Morro d’Alba 1949 - )
Salvador Dalì (Figueras 1904 – 1989)
Jean Michel Folon (Bruxelles 1934 – 2005)
Raymond Hayns (Dinard 1926 – Parigi 2005)
Marco Lodola (Dorno 1955)
Fausto Melotti (Rovereto 1901 – Milano 1986)
Fabrizio Plessi (Reggio Emilia 1940)
Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006)
Turi Simeti (Alcamo 1929)
Daniel Spoerri (Galati 1930)
Ben Vautier (Napoli 1935)
Salvador Dalí
Di Salvador Dalí sarà esposto “Figura in geometria”, un disegno a tecnica mista, accanto ad una serie di sei ciondoli in oro, con lunga catena, eventualmente scomponibile in girocollo e bracciale, raffiguranti alcuni dei personaggi tipici dei dipinti surrealisti del maestro iberico: “Madonna di Port Lligat”, “Carmen la Crótalos”, “Cristo de San Juan de la Cruz”, “Hombre sobre Delfìn”, “Mujer desnuda subiendo la escalera” e “San Narciso de las moscas”.
Piccole e grandi dimensioni: Enzo Cucchi e Fausto Melotti
Il gioco dei confronti permette di abbinare opere di grandi dimensioni con i pochi centimetri dei gioielli, come nel caso di Enzo Cucchi con “Senza titolo” (ferro battuto, lavorato a fiamma e dipinto a gomma, cm 292x635) e il bracciale “Le case si riempiono a metà” in oro giallo, o di Fausto Melotti, che vi affascinerà sia con “Scultura A – I Pendoli” (1969, ferro, cm 201x76x50), sia con “Spilla ciondolo grata”, in oro rosa e coralli, e gli “Orecchini triangoli” in oro giallo e brillanti e l’elaborata “Collana grata” in oro rosa.
Mimmo Rotella
Di Mimmo Rotella troviamo un tipico décollage su tela, intitolato “Waiting Marilyn”, “Composition”, un artypo su plastica del 1972, accanto al divertente “Pendente liquirizia” del 1998, in argento e oro giallo, con una tiratura di 50 esemplari e due prove d’artista. Mimmo Rotella Arman
Arman
Arman è presente con “Senza titolo” del 2002, un dipinto in acrilici, con una chitarra portoghese sezionata su tela tesa su tavola, accanto ad una “Spilla pennello” in argento e oro, una “Spilla ciondolo violoncello” in argento, un “Tubetto” in oro e smalto rosso, una “Spilla ciondolo trombette” in oro giallo, una “Spilla violino” in oro giallo e bianco, un paio di orecchini con strumenti sezionati in oro e brillanti, un bracciale con strumenti sezionati in oro bianco e brillanti, un “Anello esplosione” in oro giallo e brillanti, un “Bracciale tubetti” in oro giallo e una collana con strumenti sezionati in oro.
Per i signori
La mostra ha pensato anche all’eleganza e al fascino maschile con una serie di gemelli davvero originali, come i Gemelli liquirizia in oro giallo di Mimmo Rotella, eseguiti in soli otto esemplari, i Gemelli cavallo in argento di Marco Lodola, Gemelli esplosione in oro giallo di Arman, anch’essi realizzati in otto esemplari,
Spoerri, Lodola e Ben
Ricordialmo infine Daniel Spoerri con “Paraphrase sur une pluie objets de Leonardo” (1997/98, assemblaggio di oggetti su tela emulsionata applicata su tavola), “Chirurgie – Encyclopedie Diderot et D’Alambert” (assemblaggio di oggetti su compensato) e una curiosa “Bacheca di cucchiai” in oro giallo, Marco Lodola con “Pin-up” e “Autostop”, due sculture in perspex e neon, abbinate con una “Rosa” in oro bianco e giallo e una “Ballerina” in oro giallo, oro bianco e brillanti, e Ben Vautier, con “L’espèce humaine ast foutue” (1995, acrilico su tela, cm 70,2x90), “Toutes les directions en art sont bonnes” (1998, acrilico su tela) e alcuni gioielli caratterizzati dai toni irriverenti e canzonatori tipici dell’artista francese, come l’anello “Je tourne en rond” in argento, l’anello “L’amour c’est des mots” in argento.