Terra cotta
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare terra – cotta, una mostra collettiva che presenta un pensiero circa la ripresa di un materiale antico quanto l’uomo, ma mai così attuale nella produzione artistica contemporanea.
Comunicato stampa
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare terra - cotta, una mostra collettiva che presenta un pensiero circa la ripresa di un materiale antico quanto l’uomo, ma mai così attuale nella produzione artistica contemporanea.
Gli autori invitati, differenti per formazione e provenienza, mostrano, tramite le loro opere, una moltitudine di modalità di trattamento dell’argilla prima e della terracotta o della ceramica poi.
Il lavoro di Benedetto Pietromarchi (Roma, 1972) — un contenitore zoo-antropomorfo che contiene se stesso, terra cotta che racchiude terra cruda, per modellarsi nella ceramica policroma del vasellame — apre concettualmente alla relazione intima, quasi carnale con la terra stessa, che riesce a farsi fragile, delicata e sottilissima nelle sculture di Annalisa Guerri (Roma, 1979).
La giustapposizione, il formarsi per livelli e aggiunte istintive, è condiviso dalle piccole figure di Emiliano Maggi (Roma, 1977), che abitano un universo simbolico e mitologico alimentato della stessa energia delle Veneri fittili preistoriche. Antichissima e ancestrale appare anche la testina di Davide Rivalta (Bologna, 1974), in realtà un ritratto femminile iper-contemporaneo, sintetico e agile.
Dall’idea del gioco, e assecondando l’aspetto più ludico di questo materiale, nascono le sculture di Davide Monaldi (San Benedetto del Tronto, 1983) — indistinguibili nella loro natura pop e mimetica dagli oggetti di uso comune — e quelle di Manuela Cirino (Milano, 1962), che suggeriscono storie da completare, piccole tracce di una favola che ogni visitatore può riconoscere nella propria storia personale.
Manuela Cirino, Annalisa Guerri, Emiliano Maggi, Davide Monaldi, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta