Terrae. La ceramica nell’informale e nella ricerca contemporanea
L’esposizione Terrae si propone di approfondire la conoscenza del mezzo ceramico nelle sue diverse declinazioni artistiche. In particolare, in questa prima edizione gli organizzatori si sono concentrati sulla ceramica nella stagione dell’Informale e nella ricerca contemporanea.
Comunicato stampa
L'esposizione Terrae si propone di approfondire la conoscenza del mezzo ceramico nelle sue diverse declinazioni artistiche. In particolare, in questa prima edizione gli organizzatori si sono concentrati sulla ceramica nella stagione dell'Informale e nella ricerca contemporanea. Le motivazioni alla base della scelta del tema sono essenzialmente due. In primis, una ragione connessa al territorio: l'Umbria è infatti da sempre legata alla produzione ceramica tradizionale e moderna, con centri produttivi storici come Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto, ai quali si sono affiancati nel secolo scorso Umbertide, Perugia e Città di Castello. Queste ultime si sono distinte per una linea produttiva innovativa, aggiornata secondo i moderni canoni stilistici, che hanno segnato gran parte della produzione ceramica del secolo passato.
La promozione dell'evento è stata inoltre suggerita dalla ricorrenza che accomuna i due maggiori artisti umbri contemporanei. Il 2015 è infatti l'anno in cui si celebra il centenario della nascita di Alberto Burri e di Leoncillo Leonardi, entrambi protagonisti della stagione Informale.
Si tratta dunque di un'importante occasione per riflettere sull'arte del periodo e del suo successivo evolversi. La mostra è suddivisa in due sezioni specifiche. La prima prende in esame l'aspetto più propriamente storico-critico della produzione artistica del dopoguerra italiano, raccogliendo e presentando, attraverso un allestimento sincronico che segue tre principali tendenze (Figura/Oggetto e Materia - Segno), le opere in ceramica di alcuni dei protagonisti di quella memorabile stagione. I termini cronologici prefissati coincidono con il ventennio compreso tra la fine degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta, periodo in cui si snoda l'evoluzione dei modi Informali fino al suo superamento, idealmente considerato con il 1968 anno della morte di Leoncillo e Fontana. In questa sezione saranno presenti circa 40 lavori di artisti del calibro di Lucio Fontana, Leoncillo Leonardi, Fausto Melotti, Agenore Fabbri, Emilio Scanavino, Enrico Baj, Sandro Cherchi, Franco Garelli, Franco Meneguzzo, Amilcare Rambelli, Nedda Guidi, Nanni Valentini, Giuseppe Spagnulo, Pino Castagna, Nino Caruso, Giancarlo Sciannella, Pompeo Pianezzola, Alessio Tasca e Carlo Zauli.
La seconda sezione è dedicata invece alla ricerca contemporanea e offre una sintetica ma significativa panoramica dell'odierno contesto italiano, allargata ad alcune presenze europee. Attraverso le loro opere, gli artisti selezionati hanno voluto simbolicamente omaggiare Alberto Burri e Leoncillo Leonardi, in occasione del centenario della loro nascita. In questi lavori sarà possibile cogliere quello che probabilmente ha rappresentato l'aspetto principale dell'arte dei due grandi maestri, ovvero la sete di ricerca e la sperimentazione tecnica e materica. Parteciperanno all'esposizione Claudi Casanovas, Rafa Perèz e Terry Davies, affiancati dagli italiani Annalisa Guerri, Sara Dario, Marta Palmieri, Simone Negri, Simona Baldelli, Attilio Quintili e Arcangelo.
La mostra è a cura di Lorenzo Fiorucci ed è stata elaborata grazie ad un apposito comitato scientifico composto, oltre dal curatore, da Enrico Crispolti, Flaminio Gualdoni, Antonella Pesola e Stefania Petrillo.
L'ente organizzatore della mostra è Il Poliedro società cooperativa sociale con Antonello Pescari, coordinatore per la sezione contemporanea ed Isabella Consigli responsabile per la gestione logistica ed amministrativa dell'evento. Mentre l'allestimento è a cura del gruppo LCG di Giada Colacicchi, Chiara Macinai e Lisa Stampfer. La sede espositiva comprende l'ala contemporanea e l'Ex Scuderie di Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale di Città di Castello.
La mostra sarà inaugurata sabato 22 agosto e sarà visitabile fino a domenica 1 novembre 2015.
La manifestazione è inserita nel progetto "Pinacoteca Contemporanea" promosso dal Comune di Città di Castello. La mostra è patrocinata dalla Regione dell'Umbria, dalla Provincia di Perugia, dalla rivista "La ceramica in Italia e nel mondo", dall'associazione "Arte della Ceramica", oltre che del prezioso contributo dell'Associazione Palazzo Vitelli a Sant'Egidio di Città di Castello.