Gioielli etruschi e fedeli riproduzioni ottocentesche di squisita fattura, ceramiche attiche e mediterranee in un corpus di oltre ottanta capolavori scelti si possono ammirare nelle sale del palazzo di corso Venezia 52.
Comunicato stampa
La Fondazione Luigi Rovati ospita dal 25 ottobre al 3 marzo la mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda”, curata da Giuseppe Sassatelli e Giulio Paolucci con Valentino Nizzo, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, che per la prima volta concede un nucleo di oggetti tanto numeroso grazie a una virtuosa relazione con la Fondazione Luigi Rovati. Gioielli etruschi e fedeli riproduzioni ottocentesche di squisita fattura, ceramiche attiche e mediterranee in un corpus di oltre ottanta capolavori scelti si possono ammirare nelle sale del palazzo di corso Venezia 52. Le opere provengono dalla collezione Castellani, una delle raccolte antiquarie romane più ricche e importanti, e si affiancano alla collezione permanente del Museo d'arte in un processo di contaminazione che segue il metodo espositivo della Fondazione.
Il percorso di visita è suddiviso in sei sezioni tematiche: I capolavori, Le produzioni mediterranee, La vita femminile, Le oreficerie, Dèi ed eroi, La famiglia Castellani. In mostra numerosi gioielli antichi e riproduzioni ottocentesche, come il pendente in oro a testa di Acheloo; ceramiche attiche, come la kylix attribuita al Pittore di Phrynos; e ceramiche mediterranee, come l’hydria prodotta a Caere e attribuita al Pittore dell’Aquila.
A completare l’insieme sono esposti due album provenienti dagli archivi della Fondazione Caetani con una raccolta di disegni di Michelangelo Caetani, colui che diede forma ed ispirazione ai Castellani per la produzione dei gioielli ottocenteschi. Un’ulteriore opportunità di dialogo è offerta dall’inserimento in mostra dei gioielli di Chiara Camoni, dalla collezione d’arte contemporanea della Fondazione Luigi Rovati; una produzione di oreficerie ottenute sciogliendo metalli, che “dalla forma ritorna verso l’informe generando altra bellezza”. Per creare i propri gioielli Chiara Camoni effettua un lavoro di ricerca: dalla raccolta di materiali molteplici durante una passeggiata - naturali come piume e conchiglie o artificiali come la plastica - nasce una serie di collane, così come dalla destrutturazione di gioielli esistenti nascono nuove armonie attraverso fusioni, e abbinamenti di materiali pregiati e poveri.
Dal 18 ottobre, anticipando di una settimana l’apertura della mostra principale, nel Padiglione d’arte si dipana una linea del tempo che scandisce la storia della famiglia Castellani e dei suoi diversi componenti tra il XVII e il XX secolo.
Avvierà il programma di attività collaterali della mostra la conversazione tra Giuseppe Sassatelli e Giovanna Forlanelli dal titolo “Gli Etruschi nella collezione Castellani. Produzioni mediterranee, dèi ed eroi e vita femminile” mercoledì 25 ottobre alle ore 18.00. L’ingresso è gratuito e la prenotazione è consigliata sul sito.