Thalassini Douma – UnderWaterCity
FotograficaMONTI, la rassegna di opere fotografiche curata dal 2019 da Barbara Martusciello, e da alcuni anni in collaborazione con Takeawaygallery, è giunta al suo 23° appuntamento con la personale della fotografa greca Thalassini Douma.
Comunicato stampa
Thalassini Douma | UnderWaterCity
Nell’ambito di: FotograficaMONTI | Rassegna di opere fotografiche
A cura di Barbara Martusciello
In collaborazione con Takeawaygallery
Inaugurazione: martedì 17 dicembre 2024 dalle ore 18:00
Sino al 30 gennaio 2025 – orari: tutti i giorni dalle 17:00 alle 02:00
AntiGallery, Piazza degli Zingari 3, Roma
FotograficaMONTI, la rassegna di opere fotografiche curata dal 2019 da Barbara Martusciello, e da alcuni anni in collaborazione con Takeawaygallery, è giunta al suo 23° appuntamento inaugurando, martedì 17 dicembre 2024 dalle ore 18:00 la personale della fotografa greca Thalassini Douma.
La mostra presenta una piccola ma significativa ricognizione del più recente lavoro dell’autrice ateniese attraverso 17 fotografie inedite e in bianco e nero, scattate a Venezia. La città sull’acqua è – scrive la curatrice – “idonea a portare avanti una considerazione sia sulla luce e sul riflesso, temi e materiale assolutamente legati al linguaggio fotografico, sia sul valore simbolico di un elemento altamente evocativo, poetico e legato a più letture archetipiche ma anche così strettamente e inevitabilmente connesso al rapporto tra essere umano e Natura, tanto compromesso in tempi di emergenza climatica e crisi idrica mondiale”.
La sua fotografia, pertanto, “si fa specchio del presente ma anche rivolto all’interno, con qualità introspettiva, lirica, sentimentale: come sosteneva il celebre fotografo statunitense Ansel Adams, <<una grande fotografia è quella che esprime ciò che si sente, nel senso più profondo, di ciò che viene fotografato>>. Così, l’acqua, per la fotografa, è anche escamotage per un suo viaggio immaginario e introspettivo attraverso una città tanto iconica della quale inquadra però dettagli resi quasi astratti, mai immediatamente riconoscibili, per un ragionamento sull’evanescenza, sulla labilità della verità nella realtà, sul contenuto sotto l’apparenza, sulla differenza tra guardare e vedere. Non a caso, sempre Adams riteneva che <<fotografare in modo veritiero ed efficace è vedere sotto le superfici e registrare le qualità della natura e dell’umanità che vivono o sono latenti in tutte le cose>>. In questo senso possiamo ipotizzare questa fotografia un’arte di ricognizione, umanistica, che Thalassini Douma, donna e autrice di grande sensibilità, propone per una lettura più attenta e delicata pur nella prontezza dell’immagine”.