The Academic Body

Informazioni Evento

Luogo
AMERICAN ACADEMY IN ROME
Via Angelo Masina 5, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/05/2019

ore 18

Curatori
Peter Benson Miller, Mark Robbins
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra ripercorre i cambiamenti della rappresentazione del corpo nell’arte e nella società, trasformazioni che hanno segnato e attraversato la vita dell’Accademia, dal 1894, anno della sua fondazione, a oggi.

Comunicato stampa

L’American Academy in Rome presenta “The Academic Body”, una mostra che attraversa oltre un secolo per raccontare i cambiamenti della rappresentazione del corpo nell’arte e nella società, trasformazioni che hanno segnato e attraversato la vita stessa dell’Accademia, dal 1894, anno della sua fondazione, a oggi.
La mostra espone i lavori di oltre 20 artisti che sono passati all’American Academy dai primi del Novecento ai nostri giorni, insieme a opere provenienti dalla sua collezione di statuaria classica e di oggetti archeologici.

Fin dalle origini della storia dell’arte, il corpo umano è stato veicolo di una molteplicità di approcci espressivi. I corpi – e le loro raffigurazioni artistiche – ci hanno sempre indicato una precisa idea culturale connessa al loro status. Sono stati l’orizzonte di ogni forma di ricerca e dibattito sull'uomo, come ambito di rappresentazione del divino, dei canoni della bellezza ideale, del pensiero sulla mortalità umana, o ancora oggetto del confronto tra natura e cultura.

Oggi il corpo è tornato all’attenzione come “work in progress” in relazione alla mutazione dei canoni di bellezza e di una continua ridefinizione dei ruoli di genere. In questa veste, la sua forma mutevole ha riguadagnato un ruolo di primo piano nel dibattito culturale e nell’espressione artistica. Come emblema di questioni sociali – ad esempio la violenza legata all’emarginazione, il riconoscimento delle identità transgender, o il tema della sostituzione dell’uomo da parte delle macchine nel lavoro – i corpi detengono oggi una visibilità senza precedenti sulla scena culturale e politica.
Artisti che lavorano con diversi media, liberati dalle convenzioni accademiche e dallo studio delle proporzioni ideali della figura umana, hanno riconfigurato i prototipi classici per esplorare nuove dimensioni.

Con la sua storia e le sue trasformazioni, da culla della pratica artistica accademica a laboratorio di avanguardia fondato sul dialogo tra la teoria critica e la pratica creativa, l’American Academy in Rome è il contesto ideale per ospitare questa riflessione, che si allarga così a una rielaborazione critica sul suo stesso percorso, sul suo ruolo e sulle sue prospettive.

La mostra è accompagnata da un catalogo che allarga il confronto al lavoro artisti che hanno partecipato alla vita dell’Accademia la cui ricerca ha toccato il tema in maniera innovativa e provocatoria, insieme ad artisti che si sono confrontati con la tradizione accademica in Italia.
I testi sono a cura di Mary Beard, Leslie Cozzi, Peter Benson Miller, Lynne Lancaster, Mark Robbins, Deborah Willis.

The Academic Body
23 maggio – 13 luglio 2019
Orari di apertura: da giovedì a sabato, dalle 16 alle 19.
American Academy in Rome
Via Angelo Masina 5, Roma

Evento collaterale

PERFORMANCE
Life Clings Closest Where Most Hated
A performance by Tom Johnson based on Adrienne Kennedy's notes on Frankenstein.
Martedì 14 maggio, ore 18
AAR Criptoportico
Il video della performance sarà succesivamente esposto nell'ambito mostra "The Academic Body"

La mostra è parte della serie New Work in the Arts & Humanities: The Body.
E’ resa possibile grazie al supporto di Robert Mapplethorpe Foundation, Roy Lichtenstein Artist in Residence Fund e Terra Foundation for American Art.
Con: Sanford Biggers, Patricia Cronin, Daniel Chester French, Stephen Greene, Ann Hamilton, Lyle Ashton Harris, Tom Johnson/Adrienne Kennedy, Sally Mann, Paul Manship, Jessie Marino, Beverly McIver, Ana Mendieta, Wangechi Mutu, Catherine Opie, Stefan Sagmeister, Concetta Scaravaglione, David Schutter, Sissi, Giuseppe Stampone, Catherine Wagner, Deborah Willis