The Bounty Killart
Il collettivo di giovani artisti nato nel 2002 su iniziativa di Jacopo Marchioretto, Rocco D’Emilio, Dionigi Biolatti e Marco Orazi, studenti, a quel tempo, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, rappresenta una curiosa anomalia nel panorama italiano. Le loro opere rivisitano in chiave nichilista, ironica, irriverente e provocatoria l’arte antica, neoclassica e rococò.
Comunicato stampa
Dal 16 novembre saranno esposte allo studio Marcorossi artecontemporanea,
di via della Rocca 36, le opere del collettivo torinese THE BOUNTY KILLART.
Il collettivo di giovani artisti nato nel 2002 su iniziativa di Jacopo Marchioretto, Rocco D’Emilio, Dionigi Biolatti e Marco Orazi, studenti, a quel tempo, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, rappresenta una curiosa anomalia nel panorama italiano. Le loro opere rivisitano in chiave nichilista, ironica, irriverente e provocatoria l’arte antica, neoclassica e rococò.
Soprattutto negli ultimi anni hanno all’attivo importanti mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, tra le quali Oggi il kitsch, a cura di Gillo Dorfles, Triennale di Milano, 2012, L’Air ne fait pas la chanson, Tunnel Riva Monaco, Jackpot!, Galleria Allegra Ravizza, Lugano 2014. Nello stesso anno hanno partecipato alla Biennale Giovani di Bologna curata da Renato Barilli, a Resilienze 2.0 a cura di Caterina Fossati e Luciana Littizzetto a Torino; nel 2015 hanno partecipato a Holy Mistery, rassegna organizzata in occasione dell’Ostensione della Sindone e a Simulacra OPEN AIR DI SCULTURA al Pala Alpitour/Isozaki. Nel 2016 espongono le loro sculture dissacranti accanto alle storiche ceramiche di Palazzo Madama, sempre a Torino, nella mostra Terra. I segreti della porcellana.
Il progetto Gli ammutinati del Bounty, curato da Luca Beatrice, cita il celebre film di Lewis Milestone del 1962, protagonista uno straordinario per quanto decadente Marlon Brando, ispirato a una storia vera accaduta nel 1789. E in fondo ammutinati lo sono i Bounty, incuranti delle regole, capaci di stravolgere immagini del passato, inserendovi evidenti segni del nostro presente e delle nostre follie.
The Bounty Killart lavorano prevalentemente con la scultura, misurandosi con diversi materiali, gesso, resina, marmo, fusioni in alluminio e bronzo tra busti, vasi, bassorilievi, statue.
Le prime opere del progetto, sono state presentate, nei mesi scorsi, a Pietrasanta e successivamente a Milano e Verona, dove, parallelamente alle personali nelle Gallerie Marcorossi, sono stati esposti in due spazi pubblici: a Verona al Museo Miniscalchi Erizzo, dove due busti raffiguranti Vittorio Emanuele II e la Bella Rosina, intitolati Love is the answer 1 e 2, dialogano con le opere antiche del museo, mentre a Milano, il nuovo allestimento alla Bocconi Art Gallery, appena inaugurato, espone, assieme a opere di grandi artisti contemporanei internazionali, una loro grande scultura interattiva, intitolata Da grande vorrei fare la Rokstar.
Nuovi lavori completano, a Torino, il nuovo ciclo Gli ammutinati del Bounty, raccolto in un catalogo monografico curato da Luca Beatrice.
Bio The Bounty Killart
Press release
MARCOROSSI artecontemporanea is pleased to present in Turin, from November 16th until January 13th, 2018, The Bounty Killart's solo exhibition Gli ammutinati del Bounty (Mutiny on the Bounty), curated by Luca Beatrice.
The exhibition Mutiny on the Bounty, curated by Luca Beatrice, cites Lewis Milestone’s famous 1962 film starring the extraordinary, decadent Marlon Brando, inspired by a true story that took place in 1789. The artists of the Bounty are in effect mutineers, ignoring the rules and overturning the images of the past, adding clear signs of our present and our follies.
The young artists’ collective established in Turin in 2002 on the initiative of Jacopo Marchioretto, Rocco D’Emilio, Dionigi Biolatti and Marco Orazi, represents a curious anomaly on the Italian art scene. Their works are a nihilistic, ironic, irreverent and provocative take on ancient, neoclassical and rococo art. The Bounty Killart artists work primarily in sculpture, attempting use of different materials, chalk, resin, marble, and aluminium and bronze casts, and producing busts, vases, bas-reliefs and statues.
The first works in the project, including a new site-specific installation, drawings and engravings, were exhibited at MARCOROSSI artecontemporanea in Pietrasanta in April 2017. Starting on October 5, in Milan and Verona, new works will be on exhibit to complete the new Mutiny on the Bounty cycle, collected in a monographic exhibition catalogue edited by Luca Beatrice.
In parallel with their shows at the galleries, works by The Bounty Killart will be featured in two important public installations: two busts in Verona depicting King Vittorio Emanuele II and Rosa Vercellana, “La Bella Rosina", entitled Love is the answer 1 and 2, will dialogue with the ancient works on display in the beautiful Miniscalchi Erizzo Museum, while in Milan, a new installation at Bocconi Art Gallery, scheduled for November 13, will feature a large interactive sculpture by the collective entitled Da grande vorrei fare la Rokstar (When I grow up I want to be a Rockstar) alongside a number of works by great contemporary artists from all over the world.
Bio The Bounty Killart