The detachment
Nel suggestivo spazio della Galleria di Palazzo Principi, il progetto espositivo si sviluppa sulle coordinate di un rapporto non soltanto generazionale, che intende mostrare appunto il distacco necessario e inevitabile tra maestro e allievo e le strade che hanno portato i quattro artisti ad esiti sorprendenti completamente differenti, dall’iperrealismo più spinto alla pittura incentrata sulla linea e il disegno, fino ad un astrattismo al limite tra iconico e aniconico.
Comunicato stampa
Sabato 22 marzo alle 16.30 si inaugura nella Galleria di Palazzo Principi la mostra “The detachment” a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, realizzata con il patrocinio del Comune di Correggio, ISECS e con il contributo di CCPL Group.
Il progetto mostra “The detachment – il distacco” intende presentare il lavoro di quattro artisti già affermati in ambito nazionale, Giordano Montorsi (Scandiano, 1951) docente all'Accademia di Brera, l'artista americana Sandra Moss (Ohio, 1943) Elisa Bertaglia (Rovigo, 1983) e Gabriele Grones (Arabba, 1983) ex allievi sotto i trentacinque anni, in un confronto - scontro di indubbio interesse.
Nel suggestivo spazio della Galleria di Palazzo Principi, il progetto espositivo si sviluppa sulle coordinate di un rapporto non soltanto generazionale, che intende mostrare appunto il distacco necessario e inevitabile tra maestro e allievo e le strade che hanno portato i quattro artisti ad esiti sorprendenti completamente differenti, dall'iperrealismo più spinto alla pittura incentrata sulla linea e il disegno, fino ad un astrattismo al limite tra iconico e aniconico.
I rapporti personali possono essere aspri come la solitudine. Si dipanano in diverse maniere, sovente creando una dipendenza tra esseri. Ogni talento si esprime primariamente nella notte scura e solitaria della creatività. In questi momenti ci si distacca dai rapporti consolidati e consolidanti per spiccare in modo indolore il volo del distacco. Ciò non significa abbandono, al contrario comunica personalità e la ricerca di una volontà individuale. In questa esposizione, in cui i rapporti professionali si mischiano indubitabilmente a quelli personali, un gruppo di autori mostra il proprio singolare lavoro. L’eclettismo contraddistingue sicuramente tale rassegna, dove non c’è un focus comune, se non l’esprimersi liberamente, in modo autorevolmente individuale.
Il distacco necessario diviene perciò un simbolo dell’espressività più piena.
Catalogo in mostra con testi dei curatori.