The Importance of Being Importance
La Galleria Perlini presenta la mostra The Importance of Being Importance, a cura di Niccolò Bonechi, che vede coinvolti sette giovani artisti internazionali, molti dei quali new entries nella scuderia della galleria padovana.
Comunicato stampa
La Galleria Perlini presenta la mostra The Importance of Being Importance, a cura di Niccolò Bonechi, che vede coinvolti sette giovani artisti internazionali, molti dei quali new entries nella scuderia della galleria padovana: Matthew John Atkinson, Dragos Burlacu, Mitja Ficko, Michelle Marie Letelier, Chiara Sorgato, Stephen Thorpe.
Il titolo della mostra nasce da una disputa, in materia di linguistica italiana, tra le parole originale ed originario che nella lingua anglosassone, da tempo considerata lingua universale non solo in campo artistico, vengono ricondotte ad un unico termine: original.
I due vocaboli hanno un significato omologo e contrastante allo stesso tempo. Entrambi indicano una circostanza di derivazione geografica e temporale, ma certamente evidenziano anche una netta differenza tra la necessità di individuare ed insistere su una soluzione primitiva, in quanto genuina, piuttosto che voler eccessivamente perpetuare una stravaganza spesso impropria. Questi diversi atteggiamenti rappresentano l’attuale stato dell’arte contemporanea, ovvero sottolineano due tendenze che oramai da anni vanno delineandosi: da una parte ci sono artisti che, coinvolti in un sistema generale di crisi sociale e d’identità, intraprendono un ostinato percorso alla ricerca di un continuo shock, di un’eccessiva provocazione al fine di conquistare consensi di un pubblico e di una critica sempre più distratti; dall’altra un numero sempre più ampio di artisti, molto preparati sotto il profilo sia tecnico sia culturale, che antepongono una ricerca seria e costante ad un interesse esclusivamente speculativo proprio del sistema artistico.
Come accade in questo caso, i sei artisti presi ad esame hanno intrapreso una personalissima ricerca pittorica e concettuale, per cui pur riprendendo tecniche e strumenti classici dell’arte, attraverso differenti modi di intervenire sulla tela, ognuno di loro si rende riconoscibile all’interno del sistema artistico contemporaneo. Non si tratta di voler stupire l’occhio dell’osservatore con funamboliche espressioni visive, quanto piuttosto di manifestare la scelta di un gesto pittorico che riesca a sintetizzare al meglio i concetti che stanno alla base di una ricerca intima ed inevitabilmente profonda. E’ l’emblema di un approccio evidentemente originario rispetto alla modalità di vivere ed interpretare la vita, con scelte ed intuizioni innovative esclusivamente sul piano delle ricerche formali.