The Intruders
Cescot Veneto, in occasione della 56. Biennale di Venezia, è lieta di presentare The Intruders, mostra
collettiva curata da Federica Bianconi e Daniele Capra che vede la partecipazione di dodici tra i più
significativi giovani artisti della scena italiana.
Comunicato stampa
Cescot Veneto, in occasione della 56. Biennale di Venezia, è lieta di presentare The Intruders, mostra collettiva curata da Federica Bianconi e Daniele Capra che vede la partecipazione di dodici tra i più significativi giovani artisti della scena italiana, ciascuno dei quali si è misurato con uno spazio della città lagunare mettendo a punto una strategie basata sull’intromissione ed il disturbo. Il progetto, che vede una mostra corale diffusa in oltre dieci sedi, si avvale della fondamentale collaborazione di numerose istituzioni, associazioni e luoghi espositivi veneziani che – con gradi differenti di adesione – hanno consentito alle opere di intrudere nel proprio spazio. Gli spazi coinvolti sono: Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio Regionale del Veneto, San Sebastiano Università Ca’ Foscari, Liceo Artistico Statale, Liceo Classico Marco Polo, Spazio Thetis, AplusA, Museo Ebraico, Fabbrica del Vedere, Libreria La Toletta, We Crociferi, Squero Tramontin, Confesercenti Venezia.
The Intruders nasce da una riflessione sulle potenzialità che ha un’opera di essere estranea rispetto al contesto in cui è ospitata. Essa può essere inattesa nella sua collocazione fisica, nei contenuti, nel processo realizzativo o intellettuale che la hanno determinata, e che ne fanno il prodotto di una serie di istanze di ordine complesso estranee alla sua destinazione. Rivendicando la propria carica eversiva rispetto all’ambiente che la circonda, l’opera può essere negli effetti un intruso che, come scrive Jean-Luc Nancy, «si introduce di forza, con la sorpresa o l’astuzia». Essa diventa in tale modo un elemento fuori contesto, un irregolare, o, come scrive sempre Nancy, «un fastidio e un disordine nell’intimità».
The Intruders porta al massimo grado l’idea di opera come dispositivo che persegue la propria stessa clandestinità. La fruizione delle opere viene quindi frantumata attraverso un percorso espositivo che si snoda in svariati spazi della città, spingendo il visitatore a provare l’esperienza del flâneur, della persona che interagisce con il contesto cogliendo le diversità e gli aspetti significativi della città. Ogni osservatore ha così sempre una visione parziale della mostra, in relazione ai luoghi e alle opere viste, ma anche al suo desiderio di compiere un percorso fisico che è cammino che si snoda tra le sedi, tra i campi e le calli della città.
La mostra prevede una decina di opere collocate nella città, la self performance di Drifters e la performance di Roberto Pugliese il giorno 6 maggio alle 17 a partire dall’Accademia di Venezia.
Nel mese di giugno, presso Spazio Thetis, verrà presentato il catalogo, pubblicato da Artribune, con la documentazione delle opere e delle performance nonché testi dei curatori, di Gianluigi Ricuperati, Attilia Fattori Franchini, Eleonora Mayerle e il contributo delle partecipanti al corso FSE Creativity Moves.
The Intruders è un progetto di Cescot Veneto, Conferesercenti Veneto sostenuto con il contributo del Fondo Sociale Europeo e realizzato con la collaborazione del Consiglio Regionale del Veneto. L’evento gode del Patrocinio di MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Comune di Venezia, di Università Ca’ Foscari. Media Partner Artribune e Frase Contemporary Art.
Partner tecnici: O-BAG, Made in Lucania e Hotelautoespresso Marghera.