The (New Pop) Stars
Una selezione eterogenea e diversificata di lavori di artisti provenienti da diversi ambiti e territori culturali verrà presentata allo scopo di monitorare la forza comunicativa dei linguaggi contemporanei
Comunicato stampa
Si inaugura sabato 27 agosto 2016, alle ore 19, presso gli spazi espositivi del CACC (Centro Arte Cultura Cittadella) di Cittadella, via Borgo Padova 170, la collettiva d'arte contemporanea THE (NEW POP) STARS, a cura di Adolfina De Stefani con la collabollaborazione del critico d'arte Gaetano Salerno.
La mostra, visitabile fino a mercoledì 7 settembre 2016, è realizzata in collaborazione con Punk Vanguard Magazine, Segnoperenne e patrocinata dal Comune di Cittadella; l'evento culturale prosegue inoltre la ricerca artistica del progetto "WHAT we have | CE qu'on a - Verso una forma utile dell'arte", recentemente inaugurato presso gli spazi espositivi del CACC in concomitanza con la 15^ Biennale di Archittetura di Venezia.
Una selezione eterogenea e diversificata di lavori di artisti provenienti da diversi ambiti e territori culturali verrà presentata allo scopo di monitorare la forza comunicativa dei linguaggi contemporanei; al centro di ciascuna ricerca emergono le proiezioni-figure degli artisti stessi - o, talvolta, figure simboliche e allegoriche degli artisti - autoreferenziali e autobiografiche, come testimonianza dell'impegno emotivo individuale e sociale nella trasmissione del messaggio insito nell'opera d'arte stessa, testimoniato con maggiore vigore dalla presenza invasiva ma inconfutabile del soggetto originante, meccanismo indispensabile della società pop.
Alla stregua di POP STARS ciascun artista di questa collettiva entra cosi nella propria opera decretando la formazione della propria forma visibile e del proprio valore estetico, contaminandola con la propria presenza iconica, definendola con la propria imprescindibile essenza fisica e mentale per divenire egli stesso, infine, immagine (contenitore e contenuto) tangibile del proprio pensiero, rafforzato e autenticato dalla presa di posizione che solo l'esibizione (offerta) del corpo carnale può autenticare.
E a connettere tra loro queste differenti personalità la musica sperimentale, l'azione performativa, le suggestioni avanguardiste di atti perentori punk, rock, cyber e trash che avvicinano l'arte alla vita, scambiando reiteratamente e naturalmente i ruoli.
Presenti in mostra recenti lavori di OneManPier, Dorothy Bhawl, Andy Fluon, Rita Pierangelo, Andrea Cirigliano e Anima Visual Lab.
Andy Fluon, artista poliedrico dell'immagine, della parola e del suono, inserisce se stesso e il proprio mondo glam entro i confini e i contorni di una spazio d'azione allucinante e allucinato, iperbolico e coloratissimo, falsificato da eccessi evidenti del segno, dove ogni individuo vive la propria esistenza scandita dai ritmi accelerati e dal flusso ininterrotto di visioni che invadono sia il reale che l'irreale, rendendo meno evidenti e meno netti i loro confini, meno violento il passaggio dall'illusione all'evidenza.
Rita Pierangelo, nell'elegante ricerca che accosta fotografia a teatro, tramuta il proprio corpo nell'immagine di una divinità femminile (antropomorfa o zoomorfa) pagana e si immola sull'altare sacrificale dei nostri sguardi per riportare la nostra attenzione e le nostre riflessioni alle tematiche della violenza sulle donne, opponendo una metaforica ed eterea bellezza alla tragedia - sempre allusa, evocata tramite suggestioni - generata quotidianamente dall'assuefazione all'orrore proprio della nostra contemporaneità.
Dorothy Bhawl ricostruisce inquietanti set fotografici, riprendendo ed esasperando i linguaggi pittorici, per inserire lo spettatore nelle parentesi di un nonsense claustrofobico e incomprensibile, luoghi della psiche nei quali i personaggi risultano prigionieri di attimi sospesi e divengono maschere tragiche di copioni la cui violenza - originata dalla violenza endemica propria dell'interazione tra individui - è annullata da un piacevole ma effimero appagamento visivo.
Il fotografo Andrea Cirigliano orienta l'obiettivo verso dettagli di una società complessa, umana, meccanica ed elettronica, ricostruita attraverso assemblaggi di elementi significanti e comunicanti, oggetti decontestualizzati e ricontestualizzati, forme vegetali, immagini femminili riscritte e modificate dal body painting, per sottolineare il cortocircuito linguistico proprio della nostra quotidianità, per evidenziare l'inesistenza di un'unica visione sommatoria, di una sola verità inconfutabile, l'esigenza di intuire ragioni d'essere oltre la prima e immediata superficie.
OneManPier realizza una serie di opere dal sapore metafisico e simbolista,pur mantenedo uno stile realistico, che tentano di fissare sulla tela i significati ed i concetti espressi nelle sue canzoni.
Gli "autoritratti" concepiti in svariate vesti hanno la caratteristica di non fare mai vedere il volto..rendendoli così paradossali,
all'interno di oscuri paesaggi o facendoli calzare le vesti più stravaganti.
Le sperimentazioni sonore di Anima Visulal Lab si alterneranno poi con gli spunti musicali autoriali di OneManPier nel percorso multisensoriale e multidisciplinare dei due progetti che alternano, senza soluzione di continuità, sonorità, immagini video, pitture, nuove forme caleidoscopiche della visione.
Le molteplici tematiche affrontate dalla collettiva, analisi lucide e taglienti della società contemporanea e delle sue complessità filtrate attraverso i molteplici linguaggi artistici (pittura, fotografia, video, musica, installazione, performance) che qui convergono e si incontrano, assumono inevitabilmente tonalità (NEW) POP, accentuate ed esasperate nel tentativo di creare un diretto e veritiero percorso empatico tra artista e fruitore, di favorire una immediata riconoscibilità fondata su valori estetici facilmente intuibili e condivisibili (mutuati dai registri espressivi della società), carichi invece di digressioni psicologiche e spunti di riflessione.
Nel corso della serata di inaugurazione di sabato 27 agosto 2016 verrà presentata la performance INDIFFERENCE di Rita Pierangelo, la performance percussiva sperimentale ALE OBSIDIAN, il video mapping ANIMAL VISUAL LAB e, a partire dalle 21.30, il dj set THE DARK SIDE OF BRESCIA.
Domenica 4 settembre 2016, a partire dalle ore 18.30, in programma l'aperitivo e food track ACOUSTIC FOLK FESTIVAL con live di OneManPier, Hd Holden, Conca, Il Pigato + Free Jam Session.